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Saltare non deve stancare

 Ho visto post di amici di sinistra scandalizzati per i salti di Giorgia Meloni

Ho letto anche post di reazione con dichiarazioni d’amore per il comunismo.


Ieri mi è capitato di vedere un film istruttivo: “La rivoluzione silenziosa “

Basato su una storia vera, racconta come una classe di maturandi nelle Repubblica Democratica Tedesca, fosse stata espulsa in toto per aver fatto un minuto di silenzio dopo le insurrezioni in Ungheria del 1956.

A causa di misero minuto era intervenuto persino il Ministro dell’Istruzione in persona nell'aula.

Il dissenso non era ammesso nemmeno per un istante.

Ciò che mi ha colpito sono state le giustificazioni per tanto rigore nel silenziare anche la più piccola obiezione: il fascismo

Per i solerti compagni-funzionari e non solo, tutto ciò che non era socialismo era "fascista". In nome del primo si giustificava ogni repressione della libertà, persino quella di ascoltare stazioni radio occidentali, “fasciste” ovviamente…

Al tempo erano trascorsi solo 12 anni dalla fine della guerra e la mano forte dell’URSS dominava ogni settore. Nessuno dei compagni adulti palesò il minimo dissenso per la repressione nel sangue con i carri armati dei dissidenti ungheresi. Del resto anche il nostro ex-Presidente della Repubblica Napolitano era sulla stessa linea, come molti del suo Partito Comunista Italiano. 

Oggi vedo le stesse tracce d'imposizione tattico-culturale  - chi non si adegua alla cultura woke, chi dissente dall’apertura mondialista della sinistra è di sicuro fascista. 

Così contro questo governo - che pare più social-demoscristo - si agita il bandierone partigiano con l’aggettivo fascista espresso o sotteso.

Nascono così i “Melonicidi” le foto a testa in giù degli avversari politici e i cori “uccidere un fascista non è reato”

Ė il nuovo tentativo di imporre una cultura con la violenza anche psicologica, pur restando un'opinione minoritaria nel paese. 

La maggior parte non vogliono farsi chiamare comunisti ma seguono esattamente gli stessi pericolosissimi schemi dei periodi bui.

L'ideologia vince su tutto insieme alla fame di potere

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