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L'Agricoltura Italiana in cattive mani UE

Da anni oramai la nostra agricoltura naviga in cattive acque. Negli ultimi anni hanno chiuso un gran numero di aziende.

A sentire il commissario Italiano UE per l'agricoltura è necessario aprire ai mercati emergenti compreso il Marocco il più agguerrito dei paesi mediterranei.

Invoca la specificità dei prodotti italiani come marchio di garanzia per porter reggere la concorrenza.

Naturalmente la burocrazia (italiana e soprattutto europea) bloccano l'adozione di specifiche etichette per riconoscere i prodotti.

Il risultato è questo:
Il prodotti marocchini possono aver subito trattamenti chimici proibiti nell'UE e non possiamo saperlo (pare che sia notizia reale)
I lavoratori marocchini guadagnano un decimo di quelli europei senza garanzie e altre tutele (con costi nettamente inferiori rispetto ai lavoratori italiani)
I grossisti e qualche agricoltore italiani comprano prodotti marocchini marchiandoli ITALIA.

Nessuno potrà reggere questa concorrenza in un mercato sempre più povero che sta sempre più attento, per necessità, al prezzo

A breve le campagne saranno ancor più abbandonate e desertiche, così i piccoli paesi.

Questo socialmente avrà un impatto enorme oltre che un impoverimento del paese intero.

L'UE in passato ha fatto gravi danni; in modo particolare con l'uva ed il grano, si è comportata in modo schizofrenico facendo prima spiantare e poi ripiantare con contributi ad hoc, le coltivazioni.

Mi chiedo se ci sia in Europa qualcuno saggio e serio che possa fare un piano serio e progressivo per l'agricoltura evitando la morte per fame di centinaia di famiglie.

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