Arturo Diaconale.
Non sbagliamo mai noi italiani a confondere buonsenso con la politica.
Le Pen non ha nulla a che vedere (o meglio, è il pensiero dei francesi, di molti francesi) con la chiusura dei porti francesi
Siamo noi, governati oggi dalla sinistra e ieri dal pensiero buonista di sinistra a non capire.
Macron fa quello che deve esser fatto e detto: "le nostre frontiere sono chiuse".
Poi i migranti arriveranno comunque sfruttando i mille canali sotterranei però il Presidente Francese NON GLI INVITA, anzi.
Gli altri paesi non sono da meno. l'Ungheria ha le frontiere chiuse l'Austria minaccia di mettere l'esercito alle frontiere.
Noi italiani invece siamo convinti che tutto si risolva, che avere milioni di persone in più sul territorio sia un "arricchimento"; non ci sono conflitti sociali, non ci sono costi altissimi, non ci saranno conflitti religiosi.
Allora arrivano a frotte, invitati da navi e associazioni compiacenti e porti spalancati.
Questo non basta perché questa meravigliosa accoglienza e questo salvataggio sempre più vicino alle coste libiche non basta: quest'anno sono morti già in 2.000
Il ministro Minniti - e non solo lui - si sta accorgendo del problema.
Se è vero che una giusta moderata immigrazione può dare un qualche equilibrio al calo vertiginoso delle nascite, dall'altra il fenomeno senza un minimo di argine può diventare un esodo senza fine.
Il Governo prova con l'Europa ma ottiene solo spiccioli
Forse è il caso di chiudere realmente i porti e lasciare aperti gli spazi solo a chi ne ha realmente diritto.
Un messaggio che deve essere chiarissimo e deve viaggiare velocemente verso tutte le rotte: africane e medio orientali.
In caso contrario ci ritroveremo veramente in grosso guaio.
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