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Non è un'Europa di fascisti

I sondaggi danno la Lega in crescita che supera il M5S dei fessi fattisi ministro.

In Svezia si profila una vittoria del partito di destra, destra profonda; così in tutti i paesi del Nord Europa.
La Brexit è derivata sopratutto dall'immigrazione selvaggia.

Spero tanto che quell'ipocrita di Boldrini e soci si rendano finalmente conto che l'accoglienza senza limiti ne regole non funziona.

Gli Europei non sono né fascisti né intolleranti ma, di fronte a tanto buonismo di cui nessuno vede la fine, iniziano a capire e a dubitare di questa società multietnica di cui sono sempre i soliti a pagare il conto.
Le difficoltà sono all'ordine del giorno per tanti.

Io ritengo che l'Italia non debba (e non possa) bloccare l'immigrazione tout-court ma sono necessari filtri pesanti e rimpatri veri e veloci.

C'è una grossa differenza fra integrare diecimila persone all'anno invece di duecentomila.

C'è meno povertà di massa e meno congreghe malavitose; meno necessità impellenti (che magari ti costringono a spacciare; vedi recente sentenza) meno dinamiche negative da parte degli "indigeni".

Questi giorni dicono che "non c'è invasione"; è solo la percezione sbagliata della gente.
Forse; certo nei numeri ma:
1) l'Unione Europea si guarda bene ancora oggi di promettere una giusta distribuzione dei migranti.
2) Meno gente che tenta la traversata uguale meno morti; lo dicono le statistiche recenti
3) Non siamo in grado di espellere coloro che non hanno diritto d'asilo; spesso spariscono negli anfratti bui della società e passano sempre per la malavita
4) La sinistra (di Boldrini & C) non pensa mai di porre dei limiti e questo si traduce (e si è tradotto nel recente passato) ad un invito per CHIUNQUE a sbarcare in Italia; un paese senza regole per cui, un un modo o nell'altro la fai sempre franca.
5) Se non ci sono limiti e non li poni, tutti gli africani poveri vorranno venire da noi; è possibile?


Un amico a pubblicato la storia di un senegalese che ha vissuto per 4/5 anni da posteggiatore abusivo.
Poi, grazie alla sua famiglia, migrata in Francia precedentemente, ha trovato un lavoro oltralpe.
Buon per lui.
L'amico la indicava come una situazione positiva di grande tenacia.
Io mi domando se, in un paese, sia corretto accettare decine di migliaia (se non di più) di situazioni illegali (vedi lo spaccio di cui sopra) nella speranza che dal cilindro salti fuori un posto di lavoro regolare.
A me sembra istigazione a delinquere

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