Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

La febbre del voto

Negli anni ho notato delle strane epidemie fra candidati alle politiche e partiti. Il contagio per chi si candida sono le liste; o meglio il proprio nome in lista. I candidati sono di 3 tipi. I politici navigati che hanno trovato (o credono d'avere) un bacino di voti; gli ultimi candidati solo per far numero che neppure stamperanno un santino; poi ci sono i malati; quelli che si convincono che il solo nome nella lista porti all'elezione. Li ho sentiti (tanti) : "1000 voti arrivano da quel gruppo, 500 da quell'altro, 2000 dai clienti; non ci sono problemi. Poi alla fine quando ne prendono 100 hanno fatto tombola. Poi ci sono i partiti. Febbre della DC si potrebbe chiamare. Come se gli elettori che 1a volta hanno fatto quella scelta la faranno per sempre. Hanno un forte senso di possesso per quei numeri; accade soprattutto quando vincono. La DC prendeva voti per inerzia, perché le alternative non c'erano o erano deboli. Perché tanti avevano capito qu...

Non è finita

Il figlio di un Immigrato vince il Festival di San Remo. Non ci sarebbe nulla da dire. Però qualcosa non convince. Anni fa Pupo e il Principe vinsero salvati dal  voto popolare, oggi questo voto non ha avuto importanza. Non mi piace giocare sulle ipotesi ma troppi indizi possono fare una prova. L'Italico festival è iniziato all'insegna dello scontro fra Baglioni e il ministro Salvini, proprio sui migranti. Ospite fisso Claudio Bisio che non ha mai nascosto d'essere di sinistra ma anche comunista. Tutti davano perdente  Mahmood  a vantaggio de Il Volo e Ultimo La giuria di "esperti" ribalta tutto i impone la sua volontà. Il resto è sui social e sui quotidiani: un gran riempirsi la bocca da parte tutta la sinistra di "integrazione" società multirazziale; della necessità di tanti  Mahmood. Contemporaneamente il risultato in Abruzzo premia la Lega e il Centrodestra mentre punisce severamente PD e gli scemi del M5S. Non c'è una correlazione m...

Perché sono pessimista

Mio nonno aderì al Fascismo perché prometteva grandi autonomie locali: si sbagliava. Lo fece per profondo amore per la sua terra; quasi da campanile. Comprendendo la debolezza ma anche la forza del territorio. Io adoro la mia terra. Sono autonomista ma ho terrore degli indipendentisti. Anche l'autonomia mi fa un poco paura. Del resto la Sardegna è sempre stata una regione a Statuto Speciale ma non ha fatto nulla per se ne per meritarlo. Siamo una delle regioni peggiori nella spesa sanitaria e fra le peggiori per economia. L'imposizione di stampo social-comunista di industrie inquinanti sul territorio si è rivelato un disastro da ogni punto di vista. Fra le tante realtà dei poli petrolchimici resta soltanto la raffineria SARAS di Moratti che non è esattamente il simbolo dell'ecologia. Non sono però fra i talebani che la vogliono cacciare; avere altre migliaia di disoccupati in Sardegna non è un bel traguardo; così come non si può cacciare per "pacifismo...