Il PD ha deciso di fare sciopero. Segue una decisione della CGL di Landini (comunista vero).
Faranno una bella passeggiata con tante bandiere rosse echeggiando i soliti slogan; prima di tutto quelli Antifascisti, per far vedere da che parte stanno realmente.
I motivi sono vaghi "una finanziaria che aumenta le differenze sociali; vabbè!
La gente non capisce e non li segue. Questa finanziaria prudente che non vuole creare altri buchi nel debito pubblico già spaventoso.
Si condanna la prudenza, quindi. Senza considerare PNR che dovrà colmare alcune lacune create dal periodo di pandemia.
Potrebbero essere maturi e collaborare realmente col governo per provvedimenti utili e funzionali.
Lo ha fatto Calenda, andando a parlare con la Presidente del Consiglio. La sinistra, dura e pura (si è visto con i recenti scandali) ha dato addosso al leader moderato con insulti e accuse di collaborazionismo (giusto per richiamare il fascismo).
Un'altra occasione perduta.
Neppure il futuro sembra libero da nubi. Una delle candidate alla segreteria, Schlein, ha idee ancora estreme che non porterebbero certo consensi al partito. Le hanno comunque dato addosso (da sinistra) accusandola d'essere una borghese ricca e mandata da chissà chi! Bonacini l'avversario sembra un po' meglio ma, essendo moderato, verrà divorato in fretta dalle iene falce e martello
Allora il PD è veramente al bivio: o diventa un partito di minoranza o muore diviso e senza idee vere.
Ma a sinistra non riescono proprio ad affrancarsi dal voler essere a tutti i costi "i migliori" anche se non lo sono.
Concita Degregorio, non contenta d'aver fatto fallire L'Unità, continua a spararle grosse mescolando la vice-presidente del consiglio europeo alla mamma di Soumahoro.
Poi nessuna voce si leva a moderare Saviano - ogni volta che parla mi fa ritenere che "Gomorra" lo abbia scritto un Gost-Writet - il quale, per fare il martire, desidera essere condannato e ribadisce che ripeterebbe l'insulto alla Meloni. È un suo diritto di scrittore di fama internazionale. Così dicono i suoi amici come la scrittrice sarda sparacazzate, Avrei voluto vedere la reazione a sinistra se Bruno Vespa avesse insultato Laura Boldrini: ci sarebbero manifestazioni di piazza, i soliti cretini ma sarebbero tutti li a sventolare la falce a martello e la bandiera della pace (non ci farebbe niente ma non guasta mai).
Dal mio punto di vista non posso che auspicarmi una scissione. L'addio definitivo a questi che del '68 non si sono mai liberati e che in camera caritatis esaltano ancora Marx e Lenin, però comprano l'ultimo modello di iPhone...
Bonacini deve dimostrare tutto ma, forse, potrà fare pace con Calenda e creare finalmente un Partito Democratico vero.
Se ci fosse, in tanti potrebbero votarlo. Toglierebbe spazio a questo insulso e inutile M5S che vive solo di ricordi cazzate e ipocrisia
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