il 25 aprile Ci siamo liberati del dittatore.
È finito un ventennio in cui tante libertà sono state negate. È finito un regime che ha fatto un sacco di errori e gravi danni al paese.
I più gravi sono stati: l'entrata in guerra e le conseguenti terribili leggi razziali.
Forse Mussolini stesso non le voleva ma, si dice, era un tributo da pagare a Hitler. In ogni caso una schifezza dalle orribili conseguenze.
Certo c'è da festeggiare. Certo un momento importante per il nostro paese.
Quel che non va è la deriva che ha preso in Italia. Non sembra la festa gioiosa degli Italiani ma la festa dei comunisti. Solo bandiere rosse uniche pare capaci di liberarci.
Chi festeggia urla contro i fascisti (ormai estinti) ma esalta e promuove soluzioni simili se non peggiori
È la cultura falsa di una sinistra avida di potere.
Sembra tutto bello ma i valori sono falsi e i capi sfruttano le ingenuità della base.
Del resto, quando non sono più "tutti uniti contro" litigano perché le soluzioni sono vaghe e molto diversificate. L'ipocrisia (e il nulla...) della Schlein all'ultimo discorso la dice tutta solo una piccola parte delle contraddizioni di una sinistra farlocca.
La festa dovrebbe essere realmente di TUTTI, indistintamente. Via le falci e i martelli, via la propaganda politica.
Non si può festeggiare la liberazione da una dittatura promuovendo una terribile oligarchia
Commenti