Ho sentito un assessore comunale di Cagliari scaricare in un intervista un meraviglioso pistolotto sulla "democrazia diretta".
Questo a proposito di un incontro con tutte le parti sociali per la destinazione di un gruppo di Rom sfrattati da un campo da loro devastato e ridotto come solo loro sanno fare.
Il Sindaco con un proclama Urbi et Orbi pareva aver trovato la soluzione del secolo regalando loro delle case comunali: non aveva fatto i conti con i nuovi loro vicini ne con gli stessi ROM.
I vicini non ne vogliono sapere d'avere tali "vicini" i ROM invece delle case vogliono un nuovo campo (da ridurre presto come il primo...) con tante casette vicine.
L'incontro di "democrazia diretta" non ha prodotto alcun risultato! L'ennesimo TAVOLO APERTO (forse sarebbe stato meglio metterci sopra delle vivande) di grande partecipazione e confronto non è servito a nulla: i rom vogliono il campo e i vicini non li vogliono.
Alla fine caro sindaco e caro assessore è necessario che QUALCUNO DECIDA per tutti ben sapendo di scontentare tanti.
Questo a proposito di un incontro con tutte le parti sociali per la destinazione di un gruppo di Rom sfrattati da un campo da loro devastato e ridotto come solo loro sanno fare.
Il Sindaco con un proclama Urbi et Orbi pareva aver trovato la soluzione del secolo regalando loro delle case comunali: non aveva fatto i conti con i nuovi loro vicini ne con gli stessi ROM.
I vicini non ne vogliono sapere d'avere tali "vicini" i ROM invece delle case vogliono un nuovo campo (da ridurre presto come il primo...) con tante casette vicine.
L'incontro di "democrazia diretta" non ha prodotto alcun risultato! L'ennesimo TAVOLO APERTO (forse sarebbe stato meglio metterci sopra delle vivande) di grande partecipazione e confronto non è servito a nulla: i rom vogliono il campo e i vicini non li vogliono.
Alla fine caro sindaco e caro assessore è necessario che QUALCUNO DECIDA per tutti ben sapendo di scontentare tanti.
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