Il Sindaco di Cagliari con un colpo di mano ha pedonalizzato la via Roma, una delle più importanti arterie cittadine.
L'ha fatto dopo aver sentito poche volte i negozianti e nessuna i cittadini.
Ha fatto un esperimento che dura poco più di un mese dal 11/8 al 17/9
Il risultato è sotto gli occhi di tutti e sotto la lente dei social che hanno puntato sul sarcasmo:
una lunga striscia di granito grigio calda e deserta per tutto il giorno; quattro tavolini occupati la sera.
Tutti hanno questa pedonalizzazione siffatta è inutile.
Io aggiungo un esperimento idiota che ha solo messo in difficolta alcuni negozianti e fatto ridere tutta l'Italia.
Ho partecipato un "dibattito", meglio un coretto di consensi, organizzato da Legambiente.
Gente che vive sulla luna.
"Il futuro è senza l'auto" ha tuonato la signora Varese, aggiungendo altre idiozie come: "non vorranno mettere dei tavolini nelle zone pedonalizzate?? Che scandalo!".
La vicesindaca Marras ci ha invece detto che l'amministrazione ha troppo lavoro e molti problemi.
Ha detto che per tutti i "ma" sulla pedonalizzazione avrebbe voluto soluzioni.
Ma se ti sei messa tu nei guai perché vuoi soluzioni da me?
Tanti i problemi sul tavolo anche della pedonalizzazione; allora le dico: vi sarà venuta in mente la possibilità che siate andati troppo avanti e che molti dei vostri progetti non si possono realizzare?
Non credo, vivono in un mondo loro dove si possono rovinare delle famiglie per degli esperimenti o per la chiusura di strade senza creare alternative né parcheggi
Infatti ha perfettamente ragione l'Ing Italo Meloni. La sua disamina è stata chiarissima: pedonalizzare è difficilissimo. La sfida del sindaco ancora più ardua perché non riguarda un'area antica con poche strade strette ma uno degli assi portanti del traffico cittadino.
Per una giusta pedonalizzazione occorrono parcheggi, mezzi pubblici efficienti, iniziative, attrattive per non lasciare la zona isolata.
Già perché una zona pedonale senza accessi e parcheggi viene abbandonata con i traffico che semplicemente sceglie altre zone (magari i centri commerciali)
Teoria avvallata sul campo da un commerciante di antica esperienza Ninni Schirò: "Ci sono persone che nella zona pedonale centrale via Manno, via Garibaldi non passano da anni perché non sanno come raggiungerla".
Certo, nei centri storici devono passare meno auto. Però a me pare che certe decisioni di questa giunta siano fatte da persone che non vivono questa città e soprattutto non lavorano.
Non poter attraversare la città e non potersi fermare significa tagliare fuori tanti che dall'interland facevano il loro acquisti nel capoluogo, significa che chi lavora in auto deve scegliere percorsi più lunghi e costosi; significa mettere in difficoltà le famiglie che devono portare i figli a scuola ed andare al lavoro; a questo si può ovviare con un buon servizio scuola-bus.
Però non tutti sono impiegati ed hanno un solo luogo in cui recarsi; non tutti possono permettersi (anche fisicamente) di girare in bici in una città con tanti colli. Esiste un'economia che cammina su gomma e non può farne a meno.
Un'ultima nota sui tavolini sgraditi
Un malinteso senso di fruibilità della città; a cosa servono strade e piazze deserte e incandescenti?
A socializzare con lo struscio e basta? A far giocare i bambini che non utilizzano campi spazi appositi? A dare fiato alle bocche di certi benpensanti: "ecco guarda come è bello quello spiazzo vuoto senza nessuno che lucra sul suolo pubblico"
L'ha fatto dopo aver sentito poche volte i negozianti e nessuna i cittadini.
Ha fatto un esperimento che dura poco più di un mese dal 11/8 al 17/9
Il risultato è sotto gli occhi di tutti e sotto la lente dei social che hanno puntato sul sarcasmo:
una lunga striscia di granito grigio calda e deserta per tutto il giorno; quattro tavolini occupati la sera.
Tutti hanno questa pedonalizzazione siffatta è inutile.
Io aggiungo un esperimento idiota che ha solo messo in difficolta alcuni negozianti e fatto ridere tutta l'Italia.
Ho partecipato un "dibattito", meglio un coretto di consensi, organizzato da Legambiente.
Gente che vive sulla luna.
"Il futuro è senza l'auto" ha tuonato la signora Varese, aggiungendo altre idiozie come: "non vorranno mettere dei tavolini nelle zone pedonalizzate?? Che scandalo!".
La vicesindaca Marras ci ha invece detto che l'amministrazione ha troppo lavoro e molti problemi.
Ha detto che per tutti i "ma" sulla pedonalizzazione avrebbe voluto soluzioni.
Ma se ti sei messa tu nei guai perché vuoi soluzioni da me?
Tanti i problemi sul tavolo anche della pedonalizzazione; allora le dico: vi sarà venuta in mente la possibilità che siate andati troppo avanti e che molti dei vostri progetti non si possono realizzare?
Non credo, vivono in un mondo loro dove si possono rovinare delle famiglie per degli esperimenti o per la chiusura di strade senza creare alternative né parcheggi
Infatti ha perfettamente ragione l'Ing Italo Meloni. La sua disamina è stata chiarissima: pedonalizzare è difficilissimo. La sfida del sindaco ancora più ardua perché non riguarda un'area antica con poche strade strette ma uno degli assi portanti del traffico cittadino.
Per una giusta pedonalizzazione occorrono parcheggi, mezzi pubblici efficienti, iniziative, attrattive per non lasciare la zona isolata.
Già perché una zona pedonale senza accessi e parcheggi viene abbandonata con i traffico che semplicemente sceglie altre zone (magari i centri commerciali)
Teoria avvallata sul campo da un commerciante di antica esperienza Ninni Schirò: "Ci sono persone che nella zona pedonale centrale via Manno, via Garibaldi non passano da anni perché non sanno come raggiungerla".
Certo, nei centri storici devono passare meno auto. Però a me pare che certe decisioni di questa giunta siano fatte da persone che non vivono questa città e soprattutto non lavorano.
Non poter attraversare la città e non potersi fermare significa tagliare fuori tanti che dall'interland facevano il loro acquisti nel capoluogo, significa che chi lavora in auto deve scegliere percorsi più lunghi e costosi; significa mettere in difficoltà le famiglie che devono portare i figli a scuola ed andare al lavoro; a questo si può ovviare con un buon servizio scuola-bus.
Però non tutti sono impiegati ed hanno un solo luogo in cui recarsi; non tutti possono permettersi (anche fisicamente) di girare in bici in una città con tanti colli. Esiste un'economia che cammina su gomma e non può farne a meno.
Un'ultima nota sui tavolini sgraditi
Un malinteso senso di fruibilità della città; a cosa servono strade e piazze deserte e incandescenti?
A socializzare con lo struscio e basta? A far giocare i bambini che non utilizzano campi spazi appositi? A dare fiato alle bocche di certi benpensanti: "ecco guarda come è bello quello spiazzo vuoto senza nessuno che lucra sul suolo pubblico"
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