Dovevano spaccare tutto (poi in realtà, ci stava solo l'improbabile reddito di cittadinanza e la riduzione degli stipendi dei parlamentari) e sono finiti con un pugno di mosche in mano.
"Vado in parlamento, faccio un discorso e divento primo ministro", le prime idiozie di Di Maio.
Poi la dura realtà: con il 30% non si può governare.
Allora è necessario fare quello che si fa in politica, in Italia e non solo: ci si accorda con altri per fare un governo.
Ma loro sono "diversi" dovevano fare "il contratto"; ovvero, ci date la Presidenza del Consiglio; fate quello che diciamo noi e governiamo insieme.
Non so se Berlusconi sarebbe stato realmente disponibile ad un governo con i 5S; certo lo non lo volevano e pretendevano che Salvini, per farsi loro schiavo, dovesse rompere una storica - ma anche recente - alleanza politica, quella che gli aveva permesso d'arrivare al 17%.
Hanno poi riversato le loro attenzioni verso il PD; lo stesso PD che ricoprivano d'insulti fino al giorno prima. La brillante mente di Rocco Casalino chiedeva una pax per gli insulti in rete al PD: ridicolo.
Matteo Renzi gonfio di parolacce grilline e con la maggioranza nella direzione del partito, rifiuta una tale scemenza, certo che il partito ne sarebbe uscito con le ossa ancor più rotte.
I 5S non hanno fatto nulla di nuovo anzi; cercavo di fare accordi con partiti dal pensiero diametralmente opposto; quasi un nuovo compromesso storico; speravano di accordarsi insultando l'avversario che volevano nel loro governo: acrobazie politiche che neppure Moro aveva mai tentato.
Si sono comportati esattamente da ciò che sono: dei idioti e idioti politici in particolare.
Le minacce finali di Di Maio - il PD la pagherà - suonano stonate con la debacle politica in Friuli in cui il 5S è passato dal 23% al 6%
Auguri!
"Vado in parlamento, faccio un discorso e divento primo ministro", le prime idiozie di Di Maio.
Poi la dura realtà: con il 30% non si può governare.
Allora è necessario fare quello che si fa in politica, in Italia e non solo: ci si accorda con altri per fare un governo.
Ma loro sono "diversi" dovevano fare "il contratto"; ovvero, ci date la Presidenza del Consiglio; fate quello che diciamo noi e governiamo insieme.
Non so se Berlusconi sarebbe stato realmente disponibile ad un governo con i 5S; certo lo non lo volevano e pretendevano che Salvini, per farsi loro schiavo, dovesse rompere una storica - ma anche recente - alleanza politica, quella che gli aveva permesso d'arrivare al 17%.
Hanno poi riversato le loro attenzioni verso il PD; lo stesso PD che ricoprivano d'insulti fino al giorno prima. La brillante mente di Rocco Casalino chiedeva una pax per gli insulti in rete al PD: ridicolo.
Matteo Renzi gonfio di parolacce grilline e con la maggioranza nella direzione del partito, rifiuta una tale scemenza, certo che il partito ne sarebbe uscito con le ossa ancor più rotte.
I 5S non hanno fatto nulla di nuovo anzi; cercavo di fare accordi con partiti dal pensiero diametralmente opposto; quasi un nuovo compromesso storico; speravano di accordarsi insultando l'avversario che volevano nel loro governo: acrobazie politiche che neppure Moro aveva mai tentato.
Si sono comportati esattamente da ciò che sono: dei idioti e idioti politici in particolare.
Le minacce finali di Di Maio - il PD la pagherà - suonano stonate con la debacle politica in Friuli in cui il 5S è passato dal 23% al 6%
Auguri!
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