Perché il buonismo italiano non funziona e non guarda la realtà.
Fino a Minniti e i suoi accordi - contestati - con la Libia si è navigato a vista. Sopraffati dalla sinistra e dal Papa , pareva che non ci potessero essere alternative ad una accoglienza totale, completa e senza limiti. Una sorta di follia in cui tanti non si
Facevano mai le domande successive: cose succederà nel mondo reale , cosa faranno milioni e milioni di migranti in
Un paese con una alta disoccupazione , sopratutto giovanile. Problemi secondari per troppi, come se il “solito Stato “ potesse rimediare ad ogni cosa. Integriamoli, insegnano alla gente ad
Essere tollerante ed è fatto! Però aprire le porte senza limiti e con le prospettive, illusorie, di lavoro e soldi , tanti, anche senza necessità vitali assolute, tentano il sogno Europa. Chiusa con violenza l’autostrada Italia, tutti si son riversati sulla Spagna. La quale, dopo anni di rigore e chiusure decise, con il nuovo governo di sinistra , si è offerta ad accogliere gli scacciati dal mostro Salvini. A distanza di poco tempo questa politica, boccheggia. L’invasione è massiccia i costi crescono. Ci sono i soldi europei ma non bastano; ci sono costi sociali e troppa gente a spasso senza controllo.
Allora i socialisti spagnoli chiedono aiuto all’Europa - che ha fatto ben poco anche per l’Italia - la distribuzione nei vari paesi non funziona tanti fanno (e creano) muro.
La tedesca Merkel si è accorta finalmente che gli accordi di Dublino non funzionano.
Tutti in Europa sono stanchi di questa situazione.
Non si sono trasformati in tutti razzisti ma capiscono quanto questa politica sia fallimentare soprattutto a lungo termine.
L’integrazione è necessaria - salvo non sia il paese ospitante a doversi piegare a strane esigenze, soprattutto nei diritti conquistati nei secoli - però il troppo stroppia ed anche i controlli diventano sempre più difficili se non impossibili.
Allora la soluzione non è solo bloccare ma strozzare il tubo e far passare solo chi ha realmente diritti d’asilo.
Sono necessari anche rimpatri veloci senza esitazioni.
Deve essere un messaggio preciso per tutti coloro che pensano sia sufficiente una traversata per avere “tutto”.
Allo stesso modo è necessario ripensare pesantemente alla politica in Africa.
L’Europa l’ha abbandonata ed ha lasciato spazio alla Cina che la sta colonizzando per i propri interessi.
È necessario anche ripensare alle multinazionali ed a certe loro pericolose operazioni che sguazzano nel malessere africano con i suoi problemi endemici come la corruzione.
Noi siamo più ricchi, è certo.
Abbiamo fatto tanti errori in passato ed anche oggi.
L’esodo di massa non è la soluzione, per nessuno; destabilizza i paesi di partenza ed anche quelli di approdo.
Essere solo buoni, senza testa, è inutile e dannoso
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