Ho sempre sostenuto, da quando la crisi del PD è conclamata, che in Italia un partito della sinistra è indispensabile.
È indispensabile come in tutte le democrazie.
La bolla del M5S si sta svuotando e si riempirà solo se i partiti non avranno appreso la lezione di questi ultimi anni.
Senza scossoni si tornerà al naturale dualismo destra sinistra.
La destra deve ancora maturare. Ha vinto le ultime tornate elettorali ma ha delle debolezze.
In tempi brevi o medi, Fratelli D'Italia, non conquisterà mai ampi consensi; avanzerà o retrocederà di qualche punto.
Forza Italia invece è in perenne declino. Silvio tiene vagamente insieme i pezzi ma non è riuscito minimamente a lanciare FI 2.0; eredi in grado di farlo non sono all'orizzonte.
La Lega avanza. Ha raccolto alcune istanze forti del paese - immigrazione selvaggia e sicurezza - e Salvini con determinazione sta portando a compimento il suo incarico.
Può scoppiare da un momento all'altro. A decidere saranno le sorti di un governo che sembra sempre più precario specie nelle sue capacità.
Però non può essere il futuro. È necessario un partito più posato in grado d'essere liberale senza fratture o senza grosse fratture.
A sinistra invece ora brindano. L'affluenza alle primarie è stata alta - compresa l'induzione al voto in tanti casi - e il nuovo segretario Zingaretti da speranza.
Con tutta sincerità non ho seguito molto e non so bene che personaggio abbiamo di fronte.
Mi domando quindi che sinistra a vinto e quale "è stata vinta". Dicono che sia stato spazzato via il "renzismo"; mentre ho sentito degli apparentamenti fra Zingaretti, Prodi e D'Alema.
Anche la sinistra italiana ha dei brutti vizi.
A parte l'ansia di potere, non riesce ad far convivere serenamente le sue tante anime.
Esistono ancora quelli che hanno il comunismo nel cuore (meno in bocca, per pudore) e quelli che odiano la destra però non disdegnerebbero di seguire Moro.
Io temo tanto la spinta sinistrosa, quella massimalista, quella che "abbiamo ragione noi e l'affermiamo anche contro la legge"; quella di Corona, di Saviano che scrive ma non sa pensare.
Una sinistra che è comunista ma non lo vuol e non lo può dire.
Essere comunisti porta a conseguenze letali e un politica che ci corra incontro lo è altrettanto.
Zingaretti sembra tanto una brava persona è lo sarà; ci renderemo conto i prossimi mesi se diventerà "fascista" come Renzi o un compagno che sbaglia.
È indispensabile come in tutte le democrazie.
La bolla del M5S si sta svuotando e si riempirà solo se i partiti non avranno appreso la lezione di questi ultimi anni.
Senza scossoni si tornerà al naturale dualismo destra sinistra.
La destra deve ancora maturare. Ha vinto le ultime tornate elettorali ma ha delle debolezze.
In tempi brevi o medi, Fratelli D'Italia, non conquisterà mai ampi consensi; avanzerà o retrocederà di qualche punto.
Forza Italia invece è in perenne declino. Silvio tiene vagamente insieme i pezzi ma non è riuscito minimamente a lanciare FI 2.0; eredi in grado di farlo non sono all'orizzonte.
La Lega avanza. Ha raccolto alcune istanze forti del paese - immigrazione selvaggia e sicurezza - e Salvini con determinazione sta portando a compimento il suo incarico.
Può scoppiare da un momento all'altro. A decidere saranno le sorti di un governo che sembra sempre più precario specie nelle sue capacità.
Però non può essere il futuro. È necessario un partito più posato in grado d'essere liberale senza fratture o senza grosse fratture.
A sinistra invece ora brindano. L'affluenza alle primarie è stata alta - compresa l'induzione al voto in tanti casi - e il nuovo segretario Zingaretti da speranza.
Con tutta sincerità non ho seguito molto e non so bene che personaggio abbiamo di fronte.
Mi domando quindi che sinistra a vinto e quale "è stata vinta". Dicono che sia stato spazzato via il "renzismo"; mentre ho sentito degli apparentamenti fra Zingaretti, Prodi e D'Alema.
Anche la sinistra italiana ha dei brutti vizi.
A parte l'ansia di potere, non riesce ad far convivere serenamente le sue tante anime.
Esistono ancora quelli che hanno il comunismo nel cuore (meno in bocca, per pudore) e quelli che odiano la destra però non disdegnerebbero di seguire Moro.
Io temo tanto la spinta sinistrosa, quella massimalista, quella che "abbiamo ragione noi e l'affermiamo anche contro la legge"; quella di Corona, di Saviano che scrive ma non sa pensare.
Una sinistra che è comunista ma non lo vuol e non lo può dire.
Essere comunisti porta a conseguenze letali e un politica che ci corra incontro lo è altrettanto.
Zingaretti sembra tanto una brava persona è lo sarà; ci renderemo conto i prossimi mesi se diventerà "fascista" come Renzi o un compagno che sbaglia.
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