Il calo pesante del Movimento Cinque Stelle è il segnale definitivo, alle prossime elezioni prenderanno qualche brandello di voto e comunque sono lontanissimi i fasti delle due ultime politiche.
Conte fa tenerezza. Non pensa quello che dice. Cerca di seguire le bizze di un movimento sempre fuori dalla realtà che ha fatto delle sciocchezze di Casaleggio una politica rivelatasi ridicola.
Non funziona la "democrazia diretta"
Non è vero che i parlamentari non contano e possono essere di infimo livello ancor meno i ministri
Non si può governare senza un progetto economico solido e concreto
Non si possono inseguire populismi insensati dettati dagli umori della rete
La protesta era valida ma le soluzioni pessime.
Di Maio ora tenta di salvare la sua fine politica in corner. Non lo avrebbero ricandidato e dopo 3 ministeri, un libro e tanta notorietà rischia - seriamente - di sparire dalla politica ed essere ricordato solo per i congiuntivi sbagliati e le innumerevoli cazzate fatte e dette.
Incredibilmente lascia il movimento avendo ragione. L'insensatezza di non aiutare i partigiani ucraini a difendersi dall'invasore fa pare delle collezione di cretinate del movimento 5 idioti.
Non è un caso che, Sara Cunial, no-vax, negazionista del virus, complottista, già autrice di atti e dichiarazioni idiote, senza uguali nel parlamento italiano, sia da quella parte.
Di Maio, si sveglia e capisce che non si può continuare a vivere di cazzate, lascia il movimento e resta con un solo anno di autonomia politica come tanti altri suoi compagni di viaggio.
L'Italia dopo la sbronza populista, ci spera.
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