La Presidente della Regione Sarda Todde si è affrettata a firmare un decreto moratoria per le pale eoliche.
La Sardegna sta in questi giorni subendo un attacco violentissimo al suo paesaggio e ai suoi monumento con una invasione di sistemi per l'energia alternativa senza precedenti.
Ci troveremo con le pale che girano in ogni posto.
Todde è il suo Movimento di sciocchezze improbabili, col Governo Draghi, ha votato la legge che ha permesso alcune assurdità come l'esproprio forzato da parte di un privato, la Terna, di terreni di altri privati senza altre autorizzazioni.
Sono stati espiantati ulivi secolari per far posto a un'enorme centrale per la raccolta di questa energia.
Movimenti di protesta cercano scompostamente di fermare lo scempio ma con poche speranza: Draghi, Grillo e Todde hanno dato il via libera.
Ora lei tace, dopo i grandi proclami iniziali e le tante parole sprecate è sparita dai radar.
Piano, piano gli italiani stanno capendo che dare il potere a degli improvvisati con balzane idee per governare non è stata una grandissima idea.
Il PD e la Schlein ancora non si sono resi conto.
Ricordando che sono stati buttati nel cesso 400 euro per i banchi mobili non possiamo dimentica l'enorme buco di bilancio creato dal Bonus 110%. Per chiunque sarebbe chiaro che pagare la ristrutturazione di "Tutte le Case d'Italia" non sarebbe stato possibile. Il Pagante, alla fine, sarebbero sempre stati gli stessi italiani.
Allo stesso modo il Reddito di cittadinanza - nella sua espressione folle creativa di Di Maio.
Elly dice di voler aumentare le tasse e mettere più soldi nella sanità, voragine incolmabile a rischio fallimento.
Ciò che manca a queste persone è un concetto economico di concretezza.
Non è possibile pagare le tasse oltre il 50%. Non è possibile per chi guadagna poco, che finisce alla fame, è molto complesso far pagare chi ha tanti soldi perché prima o poi scappa dal paese.
Così sono sciocche le critiche a Sinner cittadino monegasco. Il motivo di farsi "mungere" all'inverosimile dallo stato Italiano non c'è.
Quindi c'è un principio: i soldi dello Stato sono nostri e non sono infiniti.
È giusto che lo Stato Sociale svolga al massimo la sua funzione ma non si può nemmeno pretendere che si paghi chi non ha voglia di far nulla con i soldi di chi lavora e suda.
La solidarietà è un bel concetto ma non si può pretendere che si lavori per mantenere gli altri, perché poi avviene come in tutti paesi comunisti: smetto di fare quel poco di più che mi permette di stare meglio e con maggiore agio; faccio il minimo e così basta. In questo modo l'economia degli stati va a rotoli.
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