Ho trovato un commento che deprecava l'uso della guerra in Palestina come argomento per la campagna elettorale nelle Marche.
Stando ai media il candidato del centro sinistra avrebbe un po' esagerato: l'amministrazione di una piccola regione italiana può ben poco contro la determinazione degli israeliani di liberarsi del vicino nemico che li vuole sterminare.
Se ascoltiamo un certo astruso discorso di Elly Schlein questo approccio si può capire. Loro cercano la strada traversa per spiazzare l'avversario politico.
Gli attuali leader di sinistra, in realtà, amplificano quel che la sinistra ha sempre fatto: usare ogni mezzo per avere il potere. In nome del POPOLO che governerà, anche se poi il potere sarà nelle mani del Partito.
Si è partiti dagli scioperi e dai disordini degli anni 20 del secolo scorso che hanno portato il fascismo in Italia. Se si guarda bene Mussolini era di sinistra, socialista solo che non voleva una deriva sovietica per il nostro paese. L'accondiscendenza verso il suo colpo di stato da parte del re e dei cittadini è stata la reazione a una situazione che giudicavano pericolosa.
Se ci pensiamo, le differenze fra un'Italia fascista e un'Italia legata a doppio filo con Lenin e Stalin non sono poi tante.
Solo la pazzia di Hitler ha portato la rottura del patto Molotov-Ribbentrop altrimenti Russi Comunisti e Tedeschi Nazisti avrebbero dominato e con quali conseguenze...
A questo si somma il destino triste degli Stati del Patto di Varsavia, servi dell'URSS potremmo pensare che un disastro al pari di quello fascista, sarebbe potuto essere ben più lungo.
La saggezza di Togliatti (forse anche la presunzione) ha impedito una seconda guerra civile nel dopoguerra.
Però poi ci hanno provato cavalcando il "68 con gli scioperi ripetuti, per i motivi più disparati fino alla rivolta di chi voleva lavorare.
Oggi è Landini, dinosauro della politica, a provare la stessa strada.
Uno sciopero nazionale per Gaza con le minacce di un secondo se la flottiglia verrà attaccata sono un chiaro segnale.
Ho sentito il segretario CGIL dire che "non ci sono governi amici o nemici ma solo interessi dei lavoratori". A essere obiettivi il numero degli scioperi con la destra al potere si è moltiplicato senza che il governo Meloni abbia cambiato più di tanto la situazione precedente.
Forse gli scioperi andavano fatti prima...
Oggi ci sono i pretesti, vale qualunque cosa mezze frasi, fake news, ipocrisia, e si scatenano i quaquaraquà delle sinistra.
Sono in astinenza da potere, non sopportano che altri possano rompere i loro giardinetti d'influenza.
Guardando indietro potrebbero capire che servono proposte serie, politiche moderate di cambiamento. Meno tasse e spesa più seria senza sprechi, miglior funzionamento dell'apparato statale e fondamentalmente: meno burocrazia.
Qui c'è una signorina che dice di voler far la politica industriale dello Stato e non si scegliere una gonna.
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