Queste ultime settimane alcune notizie hanno riguardato la polizia e i metodi di repressione.
Prima gli studenti, "poveri innocenti" manganellati, più di recente un extra-comunitario malmenato.
Michela Murgia diceva: "Quando vedo divise io..." come se ci fosse sempre da diffidare o aver paura.
chiara eredità di mentalità senssantottina quando i socialisti, mentre le BR&C. sparavano a tutto tondo, volevano disarmare i poliziotti
Daloy Polizei
Coi celerini sempre casini
A morte la Digos
I muri parlavano di questo. Oggi la sinistra riprende la vecchia tiritera con l'aggiunta:
"al governo ci sono i fascisti e la polizia ne approfitta per dar sfogo alla violenza", pensiero sotteso in tutti gli articoli dei media di sinistra o simpatizzanti.
Però poi si scopre che i ragazzini innocenti stavano sputando e spingendo il cordone dei poliziotti tanto d'averne fatto cadere alcuni in terra, mentre il povero extra-comunitario, senza documenti, stava facendo resistenza e stava menando fendenti ai poliziotti. Il video diffuso era (ad arte, penso) limitato a pochi istanti in cui un poliziotto reagiva alla violenza.
Non si può giurare sulla fedeltà e sulla correttezza di tutti, poliziotti e carabinieri compresi, ma è sgradevole veder attaccate le nostre forze dell'ordine che rischiano la vita per noi, solo per motivi politici.
Il vizio è antico, non passerà in fretta.
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