Non sono un esperto di filosofia ma ho letto tanto.
Quando, ancora oggi, riprovo a prendere in mano certi pensatori che, in qualche modo, avevo apprezzato in passato, finisco per stancarmi.
In tutti trovo pensieri profondi e veri con tantissime cose sbagliate. Certo è interessante lo svolgimento dell'idea, dell'intuizione ma, poi, si trovano tante incongruenze con la realtà.
Certo la maggior parte sono di epoche passate ma sono proprio gli errori di prospettiva a essere i più clamorosi.
A rileggere Marcuse ci si chiede subito quando abbia scritto certe cose (1964 l'uomo a una dimensione). Libri interi a raccontarci come il sistema capitalistico sarebbe collassato di li a poco.
Sono passati sessanta anni e non si vede segno di cedimento, anzi, con una buona dose di dittatura, hanno ceduto al capitalismo URSS, Cina e Viet-Nam.
È di questi giorni la notizia che Noam Chomsky sia passato a miglior vita
Di lui non ho letto molto ma tra tante massime e riflessioni interessanti, ho trovato tante sciocchezze.
Una sorta di "comunista-non-so-cosa-fare ma intanto critico il sistema attuale"
Si dice sempre: "criticare è facile, fare qualcosa di buono è complicato".
Anche Gramsci, mente eccelsa, voleva condurci a grandi passi verso una oligarchia comunista e sarebbe stato un disastro.
Lui come tutti i Marxisti hanno creduto che il pensiero sulla carta si potesse veramente trasformare in un forma di governo.
La storia con la realtà li ha smentiti
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