Scrive un gallerista: prima fatturavo il 90% all'estero, ora con l'IVA al 5% in Italia fatturerò tutto qui.
Segue un commento: si arricchiscono sulle spalle dei poveri in un paese dove il divario economico è enorme viene aggravato da questo provvedimento fatto per i ricchi.
Una mentalità pauperistica, quest'ultima che rasenta l'assurdo.
A Cagliari, le gallerie sono scomparse completamente. Ne esistevano diverse e sempre interessanti. Lanciano nuovi artisti mostravano arte invisibile altrimenti. Ci guadagnavano? Probabilmente nei periodi migliori. il fatto che sia sparite significa che non erano economicamente convenienti.
Non credo neppure che gli espositori, gli artisti, tutti intendo, fossero milionari.
Questo significa che lo spazio per l'arte, per la cultura si è ridotto e di molto.
Se l'iva al 5 serve per ridare slancio al settore culturale-artistico non può che essere gradito anche a sinistra, da sempre paladina della cultura.
Il fatto che l'arte, quella economicamente importante passasse tutta per l'estero non era un vantaggio per nessuno.
Se d'ora in poi lo Stato incasserà anche solo quel 5% che prima non incassava è un fatto positivo, certo avremo più risorse per il sociale, la sanità.
Lo scandalo del commento è fatto da chi vive fuori dalla realtà e fuori dal mondo reale
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