Marcello Veneziani sostiene che sono finiti i tempi dei "Teletribuni"
Occorrerebbe un progetto, un partito e degli ideali per riportare la gente al voto
Non sono in disaccordo.
Io però continuo a guardare la realtà.
Considerando il presente ed anche il passato.
I grandi ideali sono sorpassati comunque.
Restano gli estremisti e gli estremismi.
Gente che si agita in un comunismo pauperista-ecologico ma che in realtà non sa esattamente dove andare.
Dall'altra ci sono i razzisti e coloro che sono convinti ancora che si possa andare da qualche parte con un nazionalismo spinto.
Sono in pochi a volerli.
Vendola vuole un "fronte della sinistra".
Chi lo segue potrebbe finire con lui in un precipizio.
Salvini invece cavalca certi problemi di convivenza e sentimenti comuni che, dall'altra cercano di minimizzare o nascondere.
Anche lui è perdente, alla lunga; o forse solo fino alle prossime elezioni; visto il vento che cambia di continuo.
Più che con gli ideali è necessario qualcuno che sappia trovare una soluzione.
Certo non è facile.
Grillo, fuori dalle parole di fuoco che pronuncia contro gli altri, è disponibile (anche se pochi lo capiscono) a una debacle di lacrime e sangue per poi risalire; Soluzione valida per quelli che resterebbero vivi, immagino io...
Berlusconi, parla troppo. Gli slogan no bastano più; è vero.
Vogliamo tutti abbassare le tasse (non so bene i comunisti...) ma lo stato taglia sempre di più e il debito cresce sempre.
Il debito pubblico è il vero problema. Senza che si trovi una soluzione per questo non abbiamo via d'uscita.
La sinistra si barcamena. Vive e soffre le doppie, triple, quadruple vite interne.
Per ora non sembra abbiamo delle vere soluzioni;
Quelle di Renzi, osteggiate anche dai suoi compagni di partito, devono ancora dimostrare la loro efficacia.
In ogni caso qualcuno, concreto e capace, è necessario trovarlo.
Qualcuno che ridia fiducia all'economia e ci sciolga dalla terrificante burocrazia che ci attanaglia in ogni passo dell'esistenza.
Aspettando gli ideali si può morire.
- Tutti insieme -
Occorrerebbe un progetto, un partito e degli ideali per riportare la gente al voto
Non sono in disaccordo.
Io però continuo a guardare la realtà.
Considerando il presente ed anche il passato.
I grandi ideali sono sorpassati comunque.
Restano gli estremisti e gli estremismi.
Gente che si agita in un comunismo pauperista-ecologico ma che in realtà non sa esattamente dove andare.
Dall'altra ci sono i razzisti e coloro che sono convinti ancora che si possa andare da qualche parte con un nazionalismo spinto.
Sono in pochi a volerli.
Vendola vuole un "fronte della sinistra".
Chi lo segue potrebbe finire con lui in un precipizio.
Salvini invece cavalca certi problemi di convivenza e sentimenti comuni che, dall'altra cercano di minimizzare o nascondere.
Anche lui è perdente, alla lunga; o forse solo fino alle prossime elezioni; visto il vento che cambia di continuo.
Più che con gli ideali è necessario qualcuno che sappia trovare una soluzione.
Certo non è facile.
Grillo, fuori dalle parole di fuoco che pronuncia contro gli altri, è disponibile (anche se pochi lo capiscono) a una debacle di lacrime e sangue per poi risalire; Soluzione valida per quelli che resterebbero vivi, immagino io...
Berlusconi, parla troppo. Gli slogan no bastano più; è vero.
Vogliamo tutti abbassare le tasse (non so bene i comunisti...) ma lo stato taglia sempre di più e il debito cresce sempre.
Il debito pubblico è il vero problema. Senza che si trovi una soluzione per questo non abbiamo via d'uscita.
La sinistra si barcamena. Vive e soffre le doppie, triple, quadruple vite interne.
Per ora non sembra abbiamo delle vere soluzioni;
Quelle di Renzi, osteggiate anche dai suoi compagni di partito, devono ancora dimostrare la loro efficacia.
In ogni caso qualcuno, concreto e capace, è necessario trovarlo.
Qualcuno che ridia fiducia all'economia e ci sciolga dalla terrificante burocrazia che ci attanaglia in ogni passo dell'esistenza.
Aspettando gli ideali si può morire.
- Tutti insieme -
Commenti