Il "capolavoro" di Renato Soru è la società a partecipazione pubblica Abbanoa.
Renatino nel suo decisionismo deleterio ha riunito in un unico ente tutti i piccoli enti che gestivano l'acqua in Sardegna.
Come tanti suoi colpi di genio si può dire: "ottima intenzione, pessima realizzazione".
Non la "privatizzazione dell'acqua" tanto temuta ma al contrario è l'esempio di come il Pubblico non possa amministrare come i privati.
Questo Soc. con la spada di Damocle dei proprietari pubblici ha assunto centinaia di raccomandati facendone il solito carrozzone costosissimo.
In questi giorni nell'isola divampa una polemica perché Abbanoa chiede a tutti dei "conguagli" costosi.
L'origine è diventata misteriosa.
Da Abbanoa una voce inquietante: "non abbiamo fatto pagare il giusto in passato quindi dobbiamo recuperare".
Una specie di follia economica; come se la FIAT, dopo tre anni dall'acquisto di una auto vi dicesse: "dammi altri 2.000 euro perché ho calcolato che l'hai pagata troppo poco".
La verità per me è un'altra chiarissima: "siamo degli incapaci ad amministrare quindi devi integrare gli stipendi dei raccomandati e le nostre fesserie".
Sia chiaro, in un modo o nell'altro pagheremo sempre noi; o così direttamente, o nel caso debba pagare la Regione Sarda e anche nel caso ora improbabile venga sciolta la società.
L'ultima soluzione è comunque la migliore: non si è mai visto uno schifo simile.
Renatino nel suo decisionismo deleterio ha riunito in un unico ente tutti i piccoli enti che gestivano l'acqua in Sardegna.
Come tanti suoi colpi di genio si può dire: "ottima intenzione, pessima realizzazione".
Non la "privatizzazione dell'acqua" tanto temuta ma al contrario è l'esempio di come il Pubblico non possa amministrare come i privati.
Questo Soc. con la spada di Damocle dei proprietari pubblici ha assunto centinaia di raccomandati facendone il solito carrozzone costosissimo.
In questi giorni nell'isola divampa una polemica perché Abbanoa chiede a tutti dei "conguagli" costosi.
L'origine è diventata misteriosa.
Da Abbanoa una voce inquietante: "non abbiamo fatto pagare il giusto in passato quindi dobbiamo recuperare".
Una specie di follia economica; come se la FIAT, dopo tre anni dall'acquisto di una auto vi dicesse: "dammi altri 2.000 euro perché ho calcolato che l'hai pagata troppo poco".
La verità per me è un'altra chiarissima: "siamo degli incapaci ad amministrare quindi devi integrare gli stipendi dei raccomandati e le nostre fesserie".
Sia chiaro, in un modo o nell'altro pagheremo sempre noi; o così direttamente, o nel caso debba pagare la Regione Sarda e anche nel caso ora improbabile venga sciolta la società.
L'ultima soluzione è comunque la migliore: non si è mai visto uno schifo simile.
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