Ho scritto a Motociclismo:
Nella vostra prova della KTM 1290 Super Duke GT vi sono mai serviti i suoi 180 CV.
La risposta è arrivata anche su internet:
No, ma è una questione di gusto nella guida.
La mia opinione resta: questi mostri su strada non servono. Basta 1/8 di giro d'acceleratore e sei fuori "codice"; è come provare a far correre un levriero in un terrazzino 3x2
Allora ci ha provato la classica "Alpen Master" di InMoto a rimettere le cose a posto: quest'anno ha vinto la regina del mercato Honda Africa Twin; moto universale con un numero di cavalli congruo e per me quasi massimo per la guida su strada.
Certo i dubbi restano. Chissà perché nelle comparative delle riviste vince sempre la moto con più cavalli.
Forse anche perché i tester sono troppo bravi a poco avvezzi all'uso quotidiano.
Allora diciamo una banalità: la moto deve essere a misura di pilota e deve soddisfare le sue necessità, fossero anche solo quelle estetiche e di un possesso di prestigio.
Del resto sarebbe difficile capire a cosa possa servire una Ferrari da 500 cv sulle strade italiane; quando le ha al fianco sia in città che fuori senti sempre quei motori imballati che non possono minimamente esprimersi.
Qualcuno ha scritto che le moto sono "giocattoli di lusso per bambini adulti".
Per me non possono essere solo questo.
Certo può esserci un eccentrico giapponese che si fa progettare la moto Zagato e ne fa un pezzo unico "per contratto".
Nella vostra prova della KTM 1290 Super Duke GT vi sono mai serviti i suoi 180 CV.
La risposta è arrivata anche su internet:
No, ma è una questione di gusto nella guida.
La mia opinione resta: questi mostri su strada non servono. Basta 1/8 di giro d'acceleratore e sei fuori "codice"; è come provare a far correre un levriero in un terrazzino 3x2
Allora ci ha provato la classica "Alpen Master" di InMoto a rimettere le cose a posto: quest'anno ha vinto la regina del mercato Honda Africa Twin; moto universale con un numero di cavalli congruo e per me quasi massimo per la guida su strada.
Certo i dubbi restano. Chissà perché nelle comparative delle riviste vince sempre la moto con più cavalli.
Forse anche perché i tester sono troppo bravi a poco avvezzi all'uso quotidiano.
Allora diciamo una banalità: la moto deve essere a misura di pilota e deve soddisfare le sue necessità, fossero anche solo quelle estetiche e di un possesso di prestigio.
Del resto sarebbe difficile capire a cosa possa servire una Ferrari da 500 cv sulle strade italiane; quando le ha al fianco sia in città che fuori senti sempre quei motori imballati che non possono minimamente esprimersi.
Qualcuno ha scritto che le moto sono "giocattoli di lusso per bambini adulti".
Per me non possono essere solo questo.
Certo può esserci un eccentrico giapponese che si fa progettare la moto Zagato e ne fa un pezzo unico "per contratto".
Ci sono poi tanti che hanno nel garage numerosi pezzi.
Le vorrei anche io: una sportiva, una turistica, una cittadina e una fuoristrada.
Basta potersele permettere ed avere lo spazio.
Ci sono poi quelli, come me, che considerano la moto un mezzo di trasporto vero.
Unico; un compromesso totale.
Allora delle quattro moto bisogna fare una sola che: deve viaggiare, girare in città, essere stabile sulle curve veloci e magari, solo magari, fare una puntatina in qualche sterrato.
Senza scordare che le zavorrine "stabili" non sempre si accontentano di uno strapuntino, soprattutto dopo i primi 100 km.
La moto universale, si dice.
Forse l'Africa Twin è proprio questo.
Le altre Case sembrano non provare a farle concorrenza; sono tutte concentrare nella frammentazione dei segmenti di mercato sempre più "nicchie".
Tante però hanno in casa motori e competenze per avvicinarla e forse superarla.
Vedremo nei prossimi saloni e nei prossimi anni.

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