Il più grave difetto del Marxismo sta alla base. Ritenere che una filosofia possa diventare governo del mondo è un errore.
Il passaggio dai libri alla realtà è stato - e lo è ancora - durissimo per molte nazioni nella storia.
Hanno pagato caro tutti i paesi del blocco dell'Est e altri in estremo oriente. Pagano oggi i Cinesi con questo capitalismo tenuto per le briglie dal governo comunista che limita tanto la libertà, sopratutto di pensiero.
Il comunismo, in tutte le forme, è diventato Oligarchia o dittatura.
La teoria di Gramsci per cui non era realmente il popolo a governare ma gli intellettuali è diventata la regola per creare enclavi di potere, le quali, col pugno di ferro, hanno dominato nel nome del bene comune.
Nel Comunismo non ha funzionato proprio l'idea che tutti dovessero vivere e lavorare in funzione della società e del futuro. Ha stravinto l'egoismo, prima dei governanti poi dei governati.
Oggi la sinistra italiana ancora non si affranca completamente da queste ideologie.
Soprattutto non riesce a trasformare quelli che paiono magnifici ideali in realtà.
L'esempio più chiaro riguarda i migranti.
Non riesce a dire che è necessario un filtro, che non sono tutti in fuga da guerre, che è necessario lavorare per modificare le politiche mondiali sul terzo mondo e non concedere a tutti l'ingresso in Italia e in Europa.
Non conviene all'Unione Europea, non conviene ai paesi africani che perdono persone valide che possono aiutare a costruire il paese.
La sinistra proprio non riesce nemmeno a vedere e a ammettere i propri errori.
Fratoianni, ancora ieri, sosteneva ancora
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