La frequentazione dei social - Facebook in particolare - mi rende sempre più pessimista sul futuro dell'umanità.
Mi sorprende questo incredibile moltiplicarsi di complottasti di ogni genere e specie. Categoria che, fino a poco tempo fa, ritenevo relegata ai pochi pazzi scappati dai bar o dai barbieri.
Invece ritrovo amici e conoscenti, alcuni laureati dubitare di tutto senza un vero motivo; o meglio: subodorare complotti a ogni angolo e sempre per motivi oscuri.
A questi si aggiungono - o si mescolano, perché affini - i super ecologisti-animalisti. Un esempio sono quelli cagliaritani che voglio abbracciare gli alberi, in pericolo di crollo, che il Comune vuol, giustamente, mettere in sicurezza. Per questi "campioni" non si posso eliminare, meglio aspettare un bel disastro con qualche crollo in testa a un ragazzino in bici o a un turista.
Aminalisti-ecologisti anche al parco cittadino dove l'Azienda Sanitaria ha fatto abbattere un nutrito gruppo di uccelli (fra cui galline, galli e oche) per evitare si diffondesse un pericoloso focolaio di aviaria.
Stando fra di loro ho sentito parlare di "inutili allarmismi" e di "bugie diffuse per spaventare la gente" come se ci fosse qualche motivo per terrorizzare le famiglie (complotto!). Sarebbero falsi anche i focolai di "Lingua Blu", "Febbre del Cervo", "Morbo del Legionari": tutto falso. Probabilmente fra questi AnimEco si nascondono dei negazionisti No-Vax, per cui il Covid non esiste e le famose bare di Bergamo erano vuote...
"La scienza non è una Religione" dice Giorgia Meloni ma l'alternativa è la stregoneria, la credenza nei cialtroni di rete, oppure in un rincoglionito come Luc Antoine Montagnier (RIP) il quale, prendendo il Nobel, ha perso qualche neurone.
Con i social "Le scie Kimike" poi hanno straboccato e conquistato fette di popolazione che non sa nemmeno come faccia un aereo a stare il volo.
Sommato ai deficienti della Terra Piatta - i più cretini di tutti - siamo circondati da uno scetticismo cosmico dove, alla scienza viene opposto IL NULLA, la non conoscenza e l'ignoranza.
Qualunque cosa di faccia ora viene posta al vaglio di gruppi di scemi che delirano allegramente.
Una conoscente mi ha raccontato che il Comune di Cagliari avrebbe raccolto e aumentato le Cornacchie i città per dare la caccia ai topi. Non si capisce come avrebbero fatto e perché quando la vera caccia ai topi si fa col veleno e in modo scientifico.
Le cornacchie sono certo da eliminare in buona parte. Sono distruttive rispetto a tante altre specie e stanno dilagando. I topi si moltiplicano e sono pericolosi portatori di malattie e le derattizzazioni sono indispensabili.
Quando verranno lanciate queste campagne troveremo di certo dei presidii per SALVARE QUESTI POVERI ANIMALETTI
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