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Chi ci deve dare lezioni?

 Il maestrini della sinistra sono sempre pronti a spiegarci come dobbiamo vivere.

A parte il vuoto pneumatico di una ex-sardina che sproloquia facendo costantemente sprofondare un PD che navigava già in acque non tranquille.

Doveva essere la novità ma è solo un elemento estraneo a un partito di massa. Lei rappresenta una nicchia. un suo partito non raggiungerebbe lo 0,5%

Intanto ci sono gli altri. Molti del PD sono spariti. Dopo aver benedetto pubblicamente Elly sono alla finestra per aspettare i nuovi disastri imminenti.

Nel vuoto delle proposte provano a criticare il governo di destra. Molte critiche sono forzate, faziose, stupide, altre hanno dei fondamenti perché nessun governo può fare solo cose giuste e buone.

È interessante osservare da quali pulpiti arrivano le critiche.

Oggi ho avuto sotto gli occhi Mieli, con quel suo fare da predicatore snob, sempre pronto a non dirla veramente tutta giusta. Cose voleva Mieli per l'Italia? 

Ecco alcune note su wikipedia:

militanza in Potere Operaio, movimento politico sessantottino della sinistra extraparlamentare.
Nel 1971 è tra i firmatari della lettera aperta pubblicata sul settimanale L'Espresso sul caso Pinelli e di un altro, pubblicato a ottobre su Lotta Continua, nel quale si esprime solidarietà verso alcuni militanti e direttori responsabili del giornale di estrema sinistra inquisiti per istigazione a delinquere a causa del contenuto ritenuto diffamatorio di alcuni artico.

Vicinanza ai terroristi di sinistra con le loro teorie belle ma letali. Non si è mai pentito. Ha studiato e scritto di storia. Quella distorta da una realtà viva solo nella mente dei fedeli compagni.

Poi c'è Conte e il M5S.
Se gli italiani si fossero veramente resi conto oggi sarebbero fuori dal parlamento e potremmo ridere ancor di più delle loro scempiaggini. Invece dobbiamo ascoltarlo perché rappresenta ancora una parte dell'elettorato, sempre più esiguo ma ancora vivo

Alcuni eletti a 5S hanno mollato molti altri nuotano allegramente in questa melma.

Già perché del m5s grillino non resta proprio nulla, salvo alcune stupide proposte.

Non c'è più la democrazia diretta, decide tutto Conte, non c'è la Casta, sono diventati loro "casta", l'odio verso il PD è diventato amore, non c'è più Grillo né Caseleggio, 1 vale 1 e le altre cazzate sono in cantina

Restano il loro disastri da politici improvvisati: il 110% con il reddito di cittadinanza  che stavano facendo fallire il paese,  il banchi con le ruote, le scempiaggini della loro gestione a Roma con la Raggi, con le altre figure ridicole a capo dei ministeri.

Ora Alessandra Todde si presenta candidata in Sardegna. Il PD, con l'ansia di vincere lascia lo scettro a una 5S, semmai dovesse vincere pagheremo tutti carissimo questa scelta, per primi  proprio quelli di sinistra.

Le loro proposte sono le solite, vaghe e impalpabili: "il tema del lavoro", "i trasporti", "la sanità", omettendo ovviamente che l'inizio del disastro sanitario in Sardegna appartiene proprio alla giunta dei professori di sinistra.

Non hanno ancora imparato che una accozzaglia di idee partiti insieme alle elezioni poi litigano e fanno danni.

Basterebbe guardare la lezione di e a Prodi

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