Finale di campagna elettorale per il "Campo Largo" della sinistra per le Elezioni Regionali in Sardegna
Tutti ad affannarsi per raccontare come la destra abbia governato male. Certo Solinas non sarà un governo regionale da ricordare per i risultati. Certo il suo bilancio non è positivo. Allo stesso tempo non è quel disastro assoluto che ha illustrato Todde e compagni.
Partendo proprio dai punti più caldi. La crisi della sanità arriva da lontano. In parte è colpa del numero chiuso d'accesso alla facoltà, parte dai tagli fatti dai governi precedenti a questo, mentre le colpe maggiori le ha Arru, assessore del governo dei professori di Pigliaru di sinistra. Creando una ASL unica ha smontato l'assessorato. Compresa la pretesa di portare la direzione a Sassari mentre tutti i maggiori ospedali e tutti gli uffici esistenti sono a Cagliari. C'è stata per l'occasione un fuggi, fuggi di tutti i dirigenti capaci verso altri uffici, sopratutto quelli d'area del capoluogo.
Rimontare questo disastro non poteva essere facile. Non ci sono riusciti due assessori forse non particolarmente brillanti.
Per ricordare un altro disastro di sinistra: quando parli dell'ex-assessora Dirindin (governo Soru, guarda un po'...) a tutti vengono i capelli dritti.
Poi la continuità territoriale, una questione molto spinosa che arriva da lontanissimo. Dalle porcherie dell'attuale capo dell'Autorità Portuale della Sardegna, ex-professore universitario, anche ex-assessore ai trasporti, attraverso il governo Pigliaru degli "studiati", nessuno ha trovato la chiave per bypassare le forche caudine dell'Unione Europea.
Troveranno le soluzioni (semmai vincessero) coloro che hanno comprato i Banchi con Ruote e hanno tentato di far saltare definitivamente il banco dei conti pubblici con Reddito di Cittadinanza e Bonus 100%.
A sentirli dal vivo sembrano seri. Persino quando l'ex-sindaco di Cagliari Zedda accusa il suo successore Truzzu d'aver ristretto il viale Trieste (sciocchezza grave) dimenticando che ha fatto la stessa cosa in precedenza in diverse strade cagliaritane. Non è mancato neppure il rappresentante della lista civica che ha fatto la morale a tutti su incarichi assegnati per conoscenza senza appalti quando proprio lui ha vissuto tutta la vita di questo. Infatti mentre ieri sputava veleno sul Governo Solinas, avantieri andava a cena con tutti gli assessori per avere favori. Comportamento questo costante con tutti i governanti di tutti i giunte qualunque colore avessero.
Poi Comandini: "Alessandra Todde è la scelta giusta!" dovesse perdere, farebbe una figura di m. colossale "Lei è stata capace di unire tutta la sinistra" dimenticando che la probabile sconfitta verrebbe proprio dalla spaccatura di Soru a sinistra.
In fondo i disastri della sinistra arrivano proprio da qui. Credono di poter governare "tutti insieme" con tante anime diverse dal pensiero e dall'orientamento diverso mentre sanno solo Protestare insieme.
La scelta di Alessandra Todde non è corretta. Metterebbero a capo della Regione un partito, il M5S, capace solo di fallire. Un vuoto pneumatico politico che Conte, con la sua falsità (non crede neppure a quello che dice) riesce a colmare. Erano PROTESTA e proposte assurde, ora sono il nulla.
La serata di ieri 23 febbraio 2024, è terminata con Fratelli di Crozza. Abituato alla sua solita faziosità, ho registrato la frase conclusiva: "Ieri in piena campagna elettorale Bruno Vespa ha fatto una lunghissima intervista a Giorgia Meloni". È seguita un'intera puntata, in pieno silenzio elettorale, interamente contro il governo e la destra. Funziona così da sempre: la trave nel proprio occhio rende la Sinistra cieca
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