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Le "Risorse" si accoltellano

 Tempo fa un conduttore radio di un programma locale del mattino, molto orientato a sinistra, fra le tante estemporanee uscite, ci allietava con questa sua perla: "Se il quartiere della Marina a Cagliari è rinato è merito degli immigrati"

Avendo visto la reale evoluzione del quartiere sono perfettamente conscio che la movida odierna di uno dei quartiere più tipici della città di Cagliari è merito del sindaco Delogu che ha ripulito e restaurato le piazzette più caratteristiche. C'è anche lo zampino curioso di una gelateria, diventata di moda, che ha spostato i giovani cagliaritani dalle vecchie postazioni al centro della città.

Il sindaco Zedda ha completato l'opera rendendo pedonale il vicino corso Vittorio Emanuele, creando una grande isola d'incontro e ristorazione.

Negli ultimi giorni le cronache riportano risse e accoltellamenti proprio nel quartiere a ridosso del porto.

Sono liti fra extra-comunitari probabilmente per il controllo dello spaccio di droga.

Sull'argomento è intervenuto Don Marco Lai, noto per le sue posizioni estremiste e per essere parroco della chiesa di Sant'Eulalia nel quartiere Marina.

Racconta che la "Malamovida" si combatte riportando "le famiglie" nel quartiere. Proprio lui che degli extracomunitari è la bandiera narrando le meraviglie e la ricchezza culturale da loro portata; che ha difeso la moschea che invade le strade a due passi dalla sua chiesa.

Posso sbagliare, ma "le famiglie" di cui auspica il ritorno non sono quelle nate fuori dall'Italia...

Ora che nascono i casini anche lui si defila, nascondendo la realtà di un quartiere che rischia di sprofondare nuovamente nell'oblio.



Quindi: il quartiere NON è rinato grazie agli immigrati, oggi non sono un valore ma un problema.
È sempre meglio dire le cose come stanno, evitando le derive ideologiche alla moda


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