Il Governo ha ripristinato il voti negli istituti superiori e ridato dignità al voto in condotta.
Le motivazioni nascono dalla deriva della scuola proprio per quanto riguarda la disciplina.
Il rispetto per gli insegnanti delle generazioni precedenti si è perso per sempre fra video in classe e partecipazione eccessiva dei genitori alla vita dei figli.
Naturalmente la cultura "giustificazionista" attuale ama trovare ragioni sociologiche-cultural-generazionali per ogni atto, pure scellerato. Tutti sono sempre assolti o giustificati in qualche modo.
I genitori, oggi, per assurdo, cercano deficit certificati di ogni genere per salvare i loro pargoli, come se fosse bello sapere d'avere un figlio sempre alla rincorsa degli altri che ha bisogno di un aiuto e non una scusa in più per non studiare come gli altri.
Forse sono stato anche io fra questi, fra le DSA varie sentite di sfuggita mi sono in qualche modo riconosciuto. Ho avuto le mie colpe ma so bene quali sono e non incolpo nessuno, solo me stesso.
Però sono convinto che ciascuno ha un proprio modo di apprendere differente dagli altri.
Allo stesso modo credo che sia molto complicato trovare solo insegnanti di altissimo livello capaci di gestire ogni allievo in senso psicologico-didattico per individuare il loro migliori pregi.
Oggi si fanno degli sforzi con gli insegnanti di sostegno ma è certamente poco, hanno un orario limitato e non sempre sono all'altezza.
Il disastro culturale che ha portato a togliere ogni autorevolezza e ogni tutela agli insegnanti è evidente da qualunque assemblea con i genitori o dai tanti video che ridicolizzano gli insegnanti.
C'è un esempio clamoroso. I genitori di un alunno che qualche anno fa ha sferrato un pugno all'insegnante hanno fatto ricorso per la sua bocciatura, minimizzando l'episodio.
La sinistra e i sindacati hanno evocato di nuovo il fascismo e la scuola autoritaria per contestare il provvedimento del governo.
Certo, una scuola più autorevole, forse, non si conquista con l'autoritarismo indotto ma mette almeno un freno.
Quel che non si trova nelle pagine della contestazione, da tempo, è un rimedio. Non c'è una riga o una voce nei media, di sinistra, che trovi delle soluzioni per questo disastro scolastico. Come se l'ideologia lanciata nel '68 sia intoccabile e non possa essere fermata.
Tutti giustificati, tutti promossi. Nessun incrinatura nell'autostima degli studenti, solo una massa di ignoranti che hanno passato gli anni a scaldare banchi e ad apprendere quel poco che la loro fantasia ha assorbito.
In rete è pieno di video ridicoli dove ragazzi in discoteca o in giro non sanno citare il nome due regioni italiane o non sanno dove si trovi la Torre di Pisa...
Io temo che, fra qualche tempo, possa esserci una spaccatura violenta nella società fra chi sa e dirige e chi non sa e subisce. Sempre che questi ultimi non si coalizzino in un MOVIMENTO stellare e decidano di governare con la stupidità il paese.
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