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La fatica di questo periodo

 Ho letto e commentato un post di un'amica la quale esula dal suo mestiere di allenatrice per improvvisare discorsi politici.

È semplicemente la nenia di sinistra sul derivazione e apparentamento fra il fascismo e il governo.

Niente di originale, anche "La Voce", l'ultimo giornale di Montanelli aveva pubblicato un fotomontaggio di Berlusconi con fez e camicia nera. Lo faceva anche Forattini anche per Craxi ma era un'altra cosa.

Berlusconi non ha portato al fascismo, i suoi governi sono caduti e altri di colore orientamento diverso hanno governato.

Come scadrà il mandato, Giorgia Meloni, si presenterà alle elezioni e saranno gli italiani a decidere se affidargli ancora la guida del paese, in maniera democratica.

Lo potrebbero fare anche e nonostante queste campagne inutili e stupide di Elly e compagni che, intanto, perdono consensi nei sondaggi.

Di questi giorni, dal 27 aprile e il primo maggio, si è storicamente appropriata la sinistra. il 27, giorno della liberazione dal nazi-fascismo, si vedono solo bandiere rosse, persino quelle della brigata ebraica partigiana vengono contestate. Quest'anno la questione palestinese ha dominato facendo un apparentamento tanto caro -  e pericoloso - fra fascismo e Israele, tanto che è stata contestata anche Liliana Segre e non solo. Si e sentito in giro per l'Italia da parte di una Certa sinistro l'urlo "Fascisti, fascisti" rivolto al PD.

Il Sindaco di Cagliari nel suo discorso alla piazza ha parlato solo di Palestina, niente fascisti, niente liberazione. Forse bastavano i soliti discorsi, triti e ritriti, delle associazioni che raccontano come è brutto il fascismo che "sta tornando"... Nei tanti discorsi pro-palestina nessuno ha pronunciato una parola in difesa o ricordo delle vittime israeliane di Hamas, per loro è giusto e normale.

Diventa così una partita di giro. Le facce alla manifestazione erano sempre le stesse di tutte le manifestazioni di sinistra, questa volta scesi tutti insieme in piazza, ma sempre loro. Si auto esaltano e auto-incensano. Parlano solo a se stessi convinti di convincere tutti gli italiani ma sono solo e sempre loro.

Poi arriva il Primo Maggio, festa dei lavoratori. Dovrebbe riguardare tutti invece anche questa data è ostaggio della sinistra. Il simbolo è il concertone di Roma: stessi slogan, stessi ideali identici attacchi alla presidente del Consiglio con incendi di sue icone e anche bandiere israeliana.

Elly e compagni chiedono che la destra partecipi al coro, accusandoli altrimenti, guarda un po', di fascismo.

È invece l'aver occupato tutti gli spazi egemonizzato il dibattito che non lascia spazi ad altri. Il segnale della contestazione pro-pal nei confronti del PD è il segno che vince - in piazza - solo chi è estremista, gli unici ad aver "diritto di partecipare" perché"puri".

Come può un moderato entrare in questo bailamme di faziosità?

Ancora una volta si sente il bisogno di una sinistra e un PD meno estremista, massimalista e settario.

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