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Ma come? Non vuoi fare la rivoluzione?!!!

 Nel noi vagare sui social mi sono imbattuto in questo post su Instagram. Non era di qualche amico o persona seguita ma era una proposta del portale.


Desideravo commentare, mi sono fermato quando ho letto solo commenti - tanti - d'approvazione incondizionata: "giustissimo", "bravo" ecc.

Non posso sapere quale ideologia seguano queste persone ma mi sono chiesto, come altre volte: tutti questi fan si sono fatti qualche domanda in più?

Partiamo dalla fine: "caricare l'iPhone per farvi i selfie nei cessi". 

Certamente. Caricando di superficialità questi immancabili oggetti tecnologici e considerate le statistiche sulla ignoranza funzionale si può dire che possa aver ragione.

Certo, la moda dei selfie è degenerata, certo tanti delle nuove generazioni esagerano e si perdono nei cellulari e nei social ma è innegabile che il cellulare sia uno strumento utilissimo.

La questione della ribellione, della rivoluzione invece è da puntualizzare.

A tanti può sembrare che tutto vada male e che questa società sia da buttare via in toto. Non è così.

L'Italia è comunque un paese ricco che ha una struttura Sociale importante e diffusa. A partire dal servizio sanitario.

Sicuramente si può anzi si deve migliorare. Certo tanto si può e di deve correggere.

Ma ci siamo noi, tutti noi uomini, diversi e imperfetti per natura, a impedire che ogni cosa sia sempre giusta e ordinata.

Ci sono i ladri, i truffatori, gli stupidi, le debolezze umane. Tutto dentro queste convivenze necessarie  - la comunità umana ha creato tantissime cose meravigliose e la scienza ha scoperto l'impensabile. Un'umanità di singoli sarebbe forse ancora alle selci oppure estinta del tutto.

C'è da capire poi cosa porterebbe la "ribellione" e una "rivoluzione".

La ribellione/rivoluzione significa un rovesciamento completo delle istituzioni. Allora la domanda viene spontanea: chi arriva a prendere il posto degli attuali governanti, come?

Partiamo da dati storici. Le rivolte sono state fatte a buon diritto contro i tiranni e le prevaricazioni e i privilegi di alcuni gruppi a discapito di altri. 

Quest'ultima è la base che ha portato il Movimento Cinque Stelle al governo del paese convinti dell'esistenza di una Casta.

"Uno vale uno", "la gente comune contro la Casta", tutti insieme possiamo fare meglio di quei pochi seduti a nostre spese sugli scranni da sempre.

Il risultato è stato che un gruppo di incompetenti ha provato a governare il paese riuscendo quasi a farlo fallire.

Conte dice che con lui il paese correva mentre ora va a passo lento. Dimentica che dobbiamo riparare i danni del Bonus 110% e del Reddito che finiremo di recuperare solo fra tanti anni, a parte le tante truffe che ha generato non portando alcun beneficio reale.


Oggi in Italia ci sono tante posizioni politiche differenti. Il PD è diviso fra l'estremismo di Elly e gli altri (divisi anch'essi ma meno); la destra in cui possiamo mettere insieme FdI e la Lega con le opportune distinzioni che hanno poco di ideologico e più di occupazione delle posizioni; poi c'è un centro che potrebbe coinvolgere tanti a con differenze sfumate; poi c'è il M5S ora in cerca di una identità difficile da trovare.

Ci sono anche le frange estreme rosso-verdi, hanno un consenso limitato ma sono quelli che forse cambierebbero di più. Sono una galassia storicamente sempre molti divisa ma unita contro il nemico.

L'offerta è ampia. La stessa Elly se avesse realmente tutto il partito dalla sua, farebbe cambiamenti radicali.

Se la si guarda da un certo punto di vista è un'offerta politica strampalata, arrivata dopo una democrazia blindata - o la DC o il comunismo - la rivoluzione di mani pulite, l'Italia di Berlusconi (e la sua cacciata che sa di golpe) quella del M5S di cui sopra.

I cambiamenti sono stati comunque abbastanza radicali. Certo era difficile e rischioso smontare completamente l'impianto liberal-capitalistico del paese ma diversi ci hanno provato, altri, partiti con la falce e martello in testa, sono scesi a compromessi, anche personali.

La ribellione/rivoluzione significa un rovesciamento completo delle istituzioni, allora la domanda viene spontanea: chi dovrebbe prendere il posto degli attuali governanti?

Anche solo statisticamente negli ultimi 20/30 anni pochi deputati sono rimasti al loro posto, nessuno ha avuto sempre in mano le barre del potere.

Questa è comunque una democrazia, funziona nel modo giusto: tu mi voti e io governo se ho un consenso sufficiente.

Per cambiare, per "rivoluzionare tutto" basta convincere, conquistare voti e dare un diverso orientamento al paese.

Il vero problema è: COME? Buttare tutto all'aria potrebbe significare un grande periodo di povertà con nessuna garanzia di recupero. Povertà probabilmente anche per tanti "ricchi" ma anche più profonda per altri poveri che si moltiplicherebbero.

La Rivoluzione sembra bella ma costa molto, a tutti e non ci sono garanzie. 

Quella Francese, la più famosa, è finita con una la dittatura di un Imperatore e poi con una restaurazione della monarchia. Non un gran risultato.

Non ha "brillato" per risultati nemmeno quella russa, che ha lasciato dietro di se milioni di cadaveri in nome del bene comune. Oggi, dopo più di cent'anni, c'è un oligarca che assomiglia tanto a dittatore.

Cambiare sembra bello ma ha spesso costi altissimi, per tutti


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