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La consulta dei migranti a Cagliari

Cagliari, eletti i 15 consiglieri migranti. "Ecco la nostra agenda per Zedda" Creato Venerdì, 16 Novembre 2012 16:51

Questi alcuni stralci dall'articolo di SARDINIA POST


 immigratiCinque cittadini delle Filippine, due del Senegal e altrettanti della Cina, dell'Ucraina e del Bangladesh. Poi una cubana e una bosniaca. E' questa la composizione della Consulta degli immigrati che è stata eletta ieri da 1472 dei 5000 aventi diritto. Lavoro, casa, permessi di soggiorno e riconoscimento dei titoli di studio: sono queste le principali questioni che gli eletti alla Consulta dei cittadini stranieri ed apolidi intendono portare all’attenzione dell’amministrazione cagliaritana.

Ecco alcune richieste
 per effetto della legge Bossi-Fini, l’ottenimento del permesso del soggiorno sia vincolato - in maniera fin troppo condizionante - all’occupazione lavorativa. “Come si fa oggi ad essere in regola se l’aumento della disoccupazione colpisce innanzitutto gli stranieri?

 La domanda sorge spontanea: cosa ci fai in Italia se non c'è lavoro? Come ti mantieni altrimenti?

 Questa precarietà si riflette anche sulla condizione abitativa. Ad esempio, la questura impone che le famiglie vivano all’interno di abitazioni dotate di una certa metratura, ma, come fanno notare entrambi gli intervistati, "con stipendi bassi come i nostri non possiamo permetterci gli affitti di case troppo grandi”.

Non credo che l'amministrazione pubblica possa dare il permesso per creare altre terribili "abitazioni albergo" o abitazioni parcheggio" sovraffollate in stile URSS
Abbassiamo per decreto (comunale) gli affitti di tutta la Cagliari? Lo sile sarebbe proprio quello...

Garcia pone la questione dei titoli di studio. “Laureato in psicologia clinica, una volta arrivato in Sardegna, 26 anni fa, mi sono dovuto reinventare, perché qui il mio titolo di studio non è stato riconosciuto”. In ogni caso alla fine degli anni ’80 il lavoro si trovava, diversamente da oggi”. La ricetta del secondo più votato alle elezioni del 15 novembre è dunque chiara: da una parte è necessario “convalidare” le qualifiche ottenute nei paesi di origine, dall’altra occorre che l’amministrazione sostenga chi non possiede particolari qualifiche. Questi sono dunque i temi presenti nell’agenda dei neoeletti.

 La consulta  è chiaramente un'istituzione ideologica voluta da questa giunta comunale "democratica", ecologista e "terzomondista".

Dalle prime richieste si capisce che nessuna può essere presa in considerazione da una semplice Giunta Comunale.

Quando però i DS daranno il voto ai migranti si sa bene a chi andranno questi voti
Sembrerebbe FUFFA CONTINUA ma non lo è

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