Napolitano: "Stop al conflitto tra politica e giustizia"
Una frase banale del Presidente senza significato o quasi.
Proviamo a metterci nei panni di entrambe.
I Giudici: "Noi non abbiamo nessun conflitto in corso con la politica, ma dobbiamo perseguire i reati di tutti, politici compresi"
I politici (di destra): "Non ci piace che i giudici facciano politica con i poteri loro attribuiti dallo stato".
L'atto costitutivo della corrente di Magistratura democratica prevede proprio questo: la giustizia deve essere guidata secondo certi loro determinati principi e non con l'applicazione pura della legge.
Per questo motivo si sentono sempre nel guisto: i loro principi prima di tutto; la loro politica prima di tutto.
Caselli l'ha ribadito più volte. Per lui la giustizia deve essere "creativa" ovvero: io applico quel che penso politicamente.
Dove deve quindi arrivare lo stop del Presidente Napolitano?
Non si possono criticare i giudici parziali?
Non si deve fare più politica con la giustizia? Significa che l'hanno fatta fin'ora?
Io non so se Berlusconi sia colpevole o innocente; non è un santo, anzi.
Il comportamento storico di certi giudici troppo politici e troppo protagonisti (come Ingroia, per esempio) svilisce la giustizia e fa perdere la fiducia in questa dei cittadini.
Dove deve quindi arrivare lo stop del Presidente Napolitano?
Non si possono criticare i giudici parziali?
Non si deve fare più politica con la giustizia? Significa che l'hanno fatta fin'ora?
Io non so se Berlusconi sia colpevole o innocente; non è un santo, anzi.
Il comportamento storico di certi giudici troppo politici e troppo protagonisti (come Ingroia, per esempio) svilisce la giustizia e fa perdere la fiducia in questa dei cittadini.
Se lo "STOP" fosse soprattutto questo sarei ben felice, ma sono in troppi a far finta di non vedere e inzuppare il biscotto nella situazione.
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