Napoli - Il forte caldo settembrino (con annesso elevato tasso di umidità), sta nuocendo moltissimo al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ieri ha annunciato la istituzione di «un luogo della memoria» in onore di Davide Bifolco, ucciso quindici giorni fa dal proiettile esploso, non intenzionalmente, da un appuntato dei carabinieri (indagato per omicidio colposo).
Ma lo spazio per ricordare Bifolco è anche uno schiaffo alla Procura, che due giorni fa ha sequestrato un'area sulla quale abusivamente gli amici di Davide volevano erigere una cappella in sua memoria. È l'ultima passione di Giggino: consegnare (frettolosamente) medaglie e spazi della memoria. Come nel caso di Ciro Esposito, alla cui famiglia il 25 luglio scorso, l'ex pm ha consegnato la medaglia d'oro della città. Una sorta di beatificazione laica smentita successivamente dallo sviluppo delle indagini dei carabinieri. Un'altra storia che non ha né eroi né tantomeno martiri.
Ma lo spazio per ricordare Bifolco è anche uno schiaffo alla Procura, che due giorni fa ha sequestrato un'area sulla quale abusivamente gli amici di Davide volevano erigere una cappella in sua memoria. È l'ultima passione di Giggino: consegnare (frettolosamente) medaglie e spazi della memoria. Come nel caso di Ciro Esposito, alla cui famiglia il 25 luglio scorso, l'ex pm ha consegnato la medaglia d'oro della città. Una sorta di beatificazione laica smentita successivamente dallo sviluppo delle indagini dei carabinieri. Un'altra storia che non ha né eroi né tantomeno martiri.
Certamente Bifolco è una vittima; anche della società ma pure di se stesso.
Semplicemente non capisco i suoi MERITI.
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