In Italia funziona così: scrivi un libro, per quanto schifoso sia, diventi uno scrittore; finisci in TV e diventi un VIP; partecipi ad una trasmissione Talk-show o al "Grande Fratello" e diventi "opinionista", qualunque cosa significhi.
Celentano ha segnato un epoca - MUSICALE - ed ha scritto delle belle canzoni. Ha fatto anche il conduttore di varietà televisivi. Questo a fatto di lui un "luminare", un guru.
Un politologo di razza. Probabilmente ha rifiutato delle candidature al parlamento.
Il suo pensiero però è molto debole come ha dimostrato in parecchie occasioni. Oltretutto è parecchio "miope".
Ha votato e sostiene Grillo - il peggior dittatore (nel suo partito) che si sia visto da anni nel nostro paese - e si scaglia contro Renzi con questa frase ad effetto.
Facile la critica visto che la frase ha poco di reale.
La conferma di quanto il Molleggiato abbia perso il senso delle cose sta nel seguito dell'intervista: "bisogna fare una legge per diminuire la pubblicità in TV".
Sembra una frase del PCI di trenta anni fa.
Oggi chi fa troppa pubblicità (eccesso, rispetto alla tolleranza media sopportabile) perde consensi ed ascoltatori a velocità di un lampo.
Anzi. La crisi ha fatto collassare la raccolta pubblicitaria e sono in tanti, con la rete che avanza, a immaginare una fine prossima per le TV commerciali.
Tagliamo la pubblicità e chiuderemo molte altre aziende, RAI compresa.
Adriano vive in un suo mondo - ancora dorato -; troppi danno ancora spazio al suo pensiero sempre più debole.
Celentano ha segnato un epoca - MUSICALE - ed ha scritto delle belle canzoni. Ha fatto anche il conduttore di varietà televisivi. Questo a fatto di lui un "luminare", un guru.
Adriano Celentano: "Quella di Matteo Renzi è una dittatura democratica"
Un politologo di razza. Probabilmente ha rifiutato delle candidature al parlamento.
Il suo pensiero però è molto debole come ha dimostrato in parecchie occasioni. Oltretutto è parecchio "miope".
Ha votato e sostiene Grillo - il peggior dittatore (nel suo partito) che si sia visto da anni nel nostro paese - e si scaglia contro Renzi con questa frase ad effetto.
Facile la critica visto che la frase ha poco di reale.
La conferma di quanto il Molleggiato abbia perso il senso delle cose sta nel seguito dell'intervista: "bisogna fare una legge per diminuire la pubblicità in TV".
Sembra una frase del PCI di trenta anni fa.
Oggi chi fa troppa pubblicità (eccesso, rispetto alla tolleranza media sopportabile) perde consensi ed ascoltatori a velocità di un lampo.
Anzi. La crisi ha fatto collassare la raccolta pubblicitaria e sono in tanti, con la rete che avanza, a immaginare una fine prossima per le TV commerciali.
Tagliamo la pubblicità e chiuderemo molte altre aziende, RAI compresa.
Adriano vive in un suo mondo - ancora dorato -; troppi danno ancora spazio al suo pensiero sempre più debole.
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