Napoli, Davide Bifolco: il fratello che inveisce è ai domiciliari
"La camorra ci tutela lo Stato, no".
Chi parla è il fratello del ragazzo ucciso da un carabiniere a Napoli; l'ambiente ha corrotto anche lui; farebbe parte di una banda che rapinava appartamenti e per questo agli arresti domiciliari.
Ho visto e sentito le manifestazioni per il ragazzo ucciso.
Già da ora il povero giovani militare sta pagando con un attacco a mezzo stampa e non solo a tenaglia.
Subirà una condanna; è certo. Da verificare il livello delle sue responsabilità attraverso un giusto processo.
Rabbia a parte per la morte di un ragazzo, non capisco esattamente cosa vogliano con queste manifestazioni; vendetta? tutela?
Ho sentito slogan a favore della camorra.
Certo qualcosa non va, anzi tutto. Lo Stato non ha reagito in tempo e la malavita ha preso possesso di interi quartieri e paesi.
Se si desidera però un cambiamento i primi che devono reagire sono proprio i cittadini.
Possono fare tanto, anche singolarmente.
Innanzitutto agevolando le forze dell'ordine
Poi
Sarebbe meglio rivolgere le manifestazioni contro i delinquenti e non contro chi potrebbe riportare la legalità.
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