Liste di questo genere fioccavano già ai tempi di Berlusconi; ora ci passa Renzi.
La menata era sempre la stessa: fanno le riforme che voleva Gelli - per dominare l'Italia e fare una dittatura - come sottotitolo sottinteso.
La lista nell'immagine oltretutto ha delle falsità: non sono stai aumentati i senatori di nomina presidenziale.
L'altra questione riguarda il coriaceo conservatorismo italico. I famosi "progressisti", i sinistrosi che vorrebbero cambiare il paese ogni volta che se ne presenta la possibilità si ancorano al passato e a questa Costituzione che non è la migliore possibile.
La testimonianza che non lo sia sta negli evidenti fallimenti dei governi succedutisi in 70 anni.
Non è esistita stabilità, nessuno si è veramente preso la responsabilità dell'operato dei governi.
In più la farraginosa approvazione delle leggi del nostro ordinamento rende tutto molto lento e complicato; non mi pare si possa dire che abbia portato particolare qualità alle leggi, anzi...
Se vogliamo esagerare senza essere PIDUISTI (che non mi piacciono neppure ora che sono più scoperti); senza avere nessun desiderio di dittature (le brutture della democrazia capitalistica sono evidenti ma si devono sopportare mentre si cerca di arginarle) possiamo forse dire che Gelli (sempre siano vere queste sue intenzioni) su tante cose aveva ragione.

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