Report è una trasmissione importante.
Dovrebbero essercene altre simili di servizio pubblico vero.
Striscia la notizia viaggia su filo della leggera ironia ma ha una sua utilità.
Idem Le Iene.
Report vuole essere provocatorio ed andare a fondo alle notizie ed alle omissioni delle altre trasmissioni d'informazione ma pure degli altri media, internet compreso.
Ne vorrei altre perché Report, spesso, sposa delle tesi e non si discosta; le persegue fino in fondo anche quando la regione dice altro.
Pure l'ideologia gioca il suo ruolo. Essendo su RAI 3 non puoi che essere una sola.
Diverse volte abbiamo sentito la Gabanelli difendere le aziende di Stato come una brava comunista (tesi sposata in pieno da Grillo ed i suoi): lo Stato non può disfarsi di aziende produttive o di presunta pubblica utilità.
Poi capita, come ieri sera, che si parli di nomine e stipendi di manager pubblici o para pubblici, ed ecco si scoprono gli altarini.
Come per i partiti che controllano le banche... Anche i manager pubblici sono nominati "ad usum delphini".
Insomma, ogni partito al governo, in buona o cattiva fede nomina, se può, a capo di queste importanti aziende (ma anche in tutti gli enti statali) propri uomini fiducia. Spesso si usa il famoso "manuale Cencelli" e le presidenze vengono spartite e spalmate fra i partiti delle coalizioni di governo.
Come si è visto ieri, certi manager, hanno più incarichi fra banche enti e aziende pubbliche.
Non credo che Grillo, statalista dell'ultimora, possa cambiare queste situazioni. Se fosse lui al governo nominerebbe i suoi uomini, votati magari dalla rete, ma sempre i suoi uomini.
Sulle scelte della rete, poi, abbiamo già visto e sentenziato in occasione dell'elezione del Presidente della Repubblica.
Grillo sostiene che lo Stato non può disfarsi di aziende attive: Posto che, secondo me e non solo, lo Stato non può fare l'imprenditore per i motivi di cui sopra e tanti altri ancora, vorrei sapere come farebbe a vendere le aziende passive. L'Alitalia è un esempio e non dei più fulgidi.
Dovrebbero essercene altre simili di servizio pubblico vero.
Striscia la notizia viaggia su filo della leggera ironia ma ha una sua utilità.
Idem Le Iene.
Report vuole essere provocatorio ed andare a fondo alle notizie ed alle omissioni delle altre trasmissioni d'informazione ma pure degli altri media, internet compreso.
Ne vorrei altre perché Report, spesso, sposa delle tesi e non si discosta; le persegue fino in fondo anche quando la regione dice altro.
Pure l'ideologia gioca il suo ruolo. Essendo su RAI 3 non puoi che essere una sola.
Diverse volte abbiamo sentito la Gabanelli difendere le aziende di Stato come una brava comunista (tesi sposata in pieno da Grillo ed i suoi): lo Stato non può disfarsi di aziende produttive o di presunta pubblica utilità.
Poi capita, come ieri sera, che si parli di nomine e stipendi di manager pubblici o para pubblici, ed ecco si scoprono gli altarini.
Come per i partiti che controllano le banche... Anche i manager pubblici sono nominati "ad usum delphini".
Insomma, ogni partito al governo, in buona o cattiva fede nomina, se può, a capo di queste importanti aziende (ma anche in tutti gli enti statali) propri uomini fiducia. Spesso si usa il famoso "manuale Cencelli" e le presidenze vengono spartite e spalmate fra i partiti delle coalizioni di governo.
Come si è visto ieri, certi manager, hanno più incarichi fra banche enti e aziende pubbliche.
Non credo che Grillo, statalista dell'ultimora, possa cambiare queste situazioni. Se fosse lui al governo nominerebbe i suoi uomini, votati magari dalla rete, ma sempre i suoi uomini.
Sulle scelte della rete, poi, abbiamo già visto e sentenziato in occasione dell'elezione del Presidente della Repubblica.
Grillo sostiene che lo Stato non può disfarsi di aziende attive: Posto che, secondo me e non solo, lo Stato non può fare l'imprenditore per i motivi di cui sopra e tanti altri ancora, vorrei sapere come farebbe a vendere le aziende passive. L'Alitalia è un esempio e non dei più fulgidi.
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