Per ogni legge per ogni atto,  i politici, qualunque coloro abbiano, devono sempre fare sempre un bilancio fra effetti positivi e negativi.
Con l'economia globalizzata e interconnessa ogni pietra che viene spostata da un vantaggio a qualcuno e decremento ad altri.
Devono farlo con molta freddezza, perché, a volte, i danni sono gravi anche se portano altri notevoli vantaggi.
Per la liberalizzazione delle droghe la questione è molto complessa. Vantaggi e svantaggi si intersecano senza soluzione di continuità ed è difficile dare un giudizio definitivo.
Si può solo scegliere in base a princìpi e alla valutazione del danno minore.
Il proibizionismo ha portato ad una guerra totale degli Stati con le forze dell'ordine contro produttori e spacciatori. La spesa, in tutto il mondo, per fermare questi ultimi è ingentissima.
Pare poi una guerra persa.
Le organizzazioni criminali hanno un potere d'acquisto mostruoso e movimentano enormi capitali.
Alle banche non pare faccia male, anzi; qualcuno ipotizza che grandi capitali legali finanzino il traffico.
Il lavoro di persuasione presso i giovani non va tanto bene; anche se tutto sommato, i casi gravi restano marginali. L'eroina ha degli alti e bassi ma ha subito un grosso calo rispetto ad un certo passato.
Pura la coca non avanza anche se la quantità in giro fa spavento.
Cosa porterebbe la liberalizzazione considerando una liberalizzazione completa?
Perdita di potere delle mafie; non del tutto però.
Risparmio su controlli e polizia.
Di contro ci sarebbe un aumento nell'uso; anche perché le droghe sono tante e diversamente dannose.
Sarebbe l'affermazione del principio che ciascuno è libero di rovinarsi come vuole. Anche perché non credo che il controllo dello Stato sullo "spaccio" potrebbe essere completo.
Ci sarebbe quindi un aumento delle spese sanitarie; aumento di rischio per incidenti stradali ecc.
Potremmo poi discriminare chi si stordisce quotidianamente se la legge lo consente?
Quindi: consentiamo che le persone si danneggino e danneggino noi e poi proviamo a curarli (non è molto diverso da quel che accade oggi ma il fenomeno sarebbe certo maggiore).
Potremo infine fottercene. Considerare i rischi i auto e lasciare che con le droghe ci si ammazzi.
Spazziamoli via dalle piazze quando crollano a frotte sopraffatti dalle schifezze assunte. Lasciamo che si fottano il cervello con i mix micidiali nei rave e poi buttiamoli nelle fosse comuni.
Con i soldi risparmiati assistiamo i poveri, i pensionati, le imprese e i servizi.
Con l'economia globalizzata e interconnessa ogni pietra che viene spostata da un vantaggio a qualcuno e decremento ad altri.
Devono farlo con molta freddezza, perché, a volte, i danni sono gravi anche se portano altri notevoli vantaggi.
Per la liberalizzazione delle droghe la questione è molto complessa. Vantaggi e svantaggi si intersecano senza soluzione di continuità ed è difficile dare un giudizio definitivo.
Si può solo scegliere in base a princìpi e alla valutazione del danno minore.
Il proibizionismo ha portato ad una guerra totale degli Stati con le forze dell'ordine contro produttori e spacciatori. La spesa, in tutto il mondo, per fermare questi ultimi è ingentissima.
Pare poi una guerra persa.
Le organizzazioni criminali hanno un potere d'acquisto mostruoso e movimentano enormi capitali.
Alle banche non pare faccia male, anzi; qualcuno ipotizza che grandi capitali legali finanzino il traffico.
Il lavoro di persuasione presso i giovani non va tanto bene; anche se tutto sommato, i casi gravi restano marginali. L'eroina ha degli alti e bassi ma ha subito un grosso calo rispetto ad un certo passato.
Pura la coca non avanza anche se la quantità in giro fa spavento.
Cosa porterebbe la liberalizzazione considerando una liberalizzazione completa?
Perdita di potere delle mafie; non del tutto però.
Risparmio su controlli e polizia.
Di contro ci sarebbe un aumento nell'uso; anche perché le droghe sono tante e diversamente dannose.
Sarebbe l'affermazione del principio che ciascuno è libero di rovinarsi come vuole. Anche perché non credo che il controllo dello Stato sullo "spaccio" potrebbe essere completo.
Ci sarebbe quindi un aumento delle spese sanitarie; aumento di rischio per incidenti stradali ecc.
Potremmo poi discriminare chi si stordisce quotidianamente se la legge lo consente?
Quindi: consentiamo che le persone si danneggino e danneggino noi e poi proviamo a curarli (non è molto diverso da quel che accade oggi ma il fenomeno sarebbe certo maggiore).
Potremo infine fottercene. Considerare i rischi i auto e lasciare che con le droghe ci si ammazzi.
Spazziamoli via dalle piazze quando crollano a frotte sopraffatti dalle schifezze assunte. Lasciamo che si fottano il cervello con i mix micidiali nei rave e poi buttiamoli nelle fosse comuni.
Con i soldi risparmiati assistiamo i poveri, i pensionati, le imprese e i servizi.
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