Se l'Italia è in queste condizioni buona parte delle responsabilità è dei sindacati.
Dopo decenni di scioperi ideologici che hanno paralizzato il paese ne momento di massimo sviluppo possibile, hanno poi frenato qualunque vera riforma del lavoro e protetto i pelandroni di tutti le razze pubblici o privati.
Oggi criticano Renzi per le nuove aperture ad un lavoro precario che potrebbe invitare le aziende ad assumere. Chiaro che con i costi salatissimi del lavoro in Italia questa non sarebbe che una piccola goccia, indispensabile, direi, viste le statistiche sulla disoccupazione.
Landini, Camusso e soci sono convinti che si debba continuare con le vecchie logiche e quindi con la progressiva perdita di posti.
La loro unica ricetta che arriva dall'URSS, e quella dell'industria di stato che crea posti inutili però uguali per tutti.
Sappiamo tutti com'è andata a finire...
Dopo decenni di scioperi ideologici che hanno paralizzato il paese ne momento di massimo sviluppo possibile, hanno poi frenato qualunque vera riforma del lavoro e protetto i pelandroni di tutti le razze pubblici o privati.
Oggi criticano Renzi per le nuove aperture ad un lavoro precario che potrebbe invitare le aziende ad assumere. Chiaro che con i costi salatissimi del lavoro in Italia questa non sarebbe che una piccola goccia, indispensabile, direi, viste le statistiche sulla disoccupazione.
Landini, Camusso e soci sono convinti che si debba continuare con le vecchie logiche e quindi con la progressiva perdita di posti.
La loro unica ricetta che arriva dall'URSS, e quella dell'industria di stato che crea posti inutili però uguali per tutti.
Sappiamo tutti com'è andata a finire...
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