Ho letto con interesse I nemici della Repubblica di Vladimiro Satta
Ho tratto la conclusione che stiamo ancora pagando quegli anni e ciò che ne consegue.
Quel che oggi sembra sfumato, frutto di ironia da parte di qualcuno, è l'ideologia alla base delle lotte del '68.
Volevano una rivoluzione e una rivoluzione comunista! Alcuni ci volevano Russi altri Cinesi: beata ignoranza.
Il PCI, con diversi dei protagonisti attuali, non era esente. Persino il segretario Longo invogliava le spinte rivoluzionarie-marxiste della base e degli studenti.
Ma viaggiavano anche allora su mondi che non esistono.
Sono arrivati a dire che "l'università è capitalista quindi va bloccata".
Il libro riporta quel che ho sempre saputo: l'ideologia comunista era talmente giusta e forte che poteva (è può) passare sopra ogni cosa, anche sui cadaveri.
Da questo non può salvarsi neppure Berliguer, il santo. Certo ha voluto creare un certo distacco dal'URSS (continuando a prendere i soldi) ma "l'eurocomunismo" è una delle più grandi idiozie irrisolte del secolo scorso.
Hanno fregato molti perché l'egualitarismo e la tutela dei più deboli sembrava a portata di mano contro un capitalismo prossimo al fallimento - come diceva la fallimentare cassandra-Marcuse.
Questa è parte della sinistra PD, maggioranza di SEL, parte del M5S (fortunatamente Rizzo e le altre frange oggi solo solo folklore), sono i figli e i nipoti ti allora, drogati dall'idea che esista una sistema migliore di questo, quello comunista che possa farci diventare tutti uguali tutti bravi e buoni.
Vogliono "ricostruire" una società diversa ma a guardar bene quei progetti sono inquietanti e pericolosi.
A parte D'Alema, elemento portante dell'attuale fallimento italiano - anche perché è difficile la conversione da lanciatori-di.molotov-rivoluzionarie a borghesi capitalisti con le scarpe firmate ma sempre solo a sinistra - gli altri vorrebbero realizzare in modi diversi quel che non è riuscito alle BR.
Non sono fantasmi. Sono i professori che educano "democraticamente" i nostri ragazzi; i giudici che fanno sentenze creative secondo la loro ideologia; i giornalisti che vi raccontano realtà distorte; i sindacalisti con i loro ricchi stipendi che pensano al "bene futuro rivoluzionario con la lotta di classe" e non al bene attuali dei loro rappresentati.
Casaleggio delira ma la sua ideologia-da-cazzeggio assomiglia tanto alle scemenze sentite e urlate dal '68 in poi.
C'era un altro elemento importante che fa notare Satta: I facinorosi arroganti e ideologizzati erano una MINORANZA. Come lo sono oggi.
Grillo fa il pieno perché gli errori dei partiti sono troppi e troppo smaccatamente evidenti ma le proposte vanno dalla follia all'idiozia allo stato puro.
Sono convinto che gli italiani tolte vittorie parziali, alla resa dei conti delle elezioni politiche faranno vincere il buonsenso.
Per gli altri non c'è speranza, resteranno nei loro recinti ideologici capaci solo di sputare veleno e auto-alimentarsi di scemenze irreali come ai tempi della rivoluzione russa.
Ho tratto la conclusione che stiamo ancora pagando quegli anni e ciò che ne consegue.
Quel che oggi sembra sfumato, frutto di ironia da parte di qualcuno, è l'ideologia alla base delle lotte del '68.
Volevano una rivoluzione e una rivoluzione comunista! Alcuni ci volevano Russi altri Cinesi: beata ignoranza.
Il PCI, con diversi dei protagonisti attuali, non era esente. Persino il segretario Longo invogliava le spinte rivoluzionarie-marxiste della base e degli studenti.
Ma viaggiavano anche allora su mondi che non esistono.
Sono arrivati a dire che "l'università è capitalista quindi va bloccata".
Il libro riporta quel che ho sempre saputo: l'ideologia comunista era talmente giusta e forte che poteva (è può) passare sopra ogni cosa, anche sui cadaveri.
Da questo non può salvarsi neppure Berliguer, il santo. Certo ha voluto creare un certo distacco dal'URSS (continuando a prendere i soldi) ma "l'eurocomunismo" è una delle più grandi idiozie irrisolte del secolo scorso.
Hanno fregato molti perché l'egualitarismo e la tutela dei più deboli sembrava a portata di mano contro un capitalismo prossimo al fallimento - come diceva la fallimentare cassandra-Marcuse.
Questa è parte della sinistra PD, maggioranza di SEL, parte del M5S (fortunatamente Rizzo e le altre frange oggi solo solo folklore), sono i figli e i nipoti ti allora, drogati dall'idea che esista una sistema migliore di questo, quello comunista che possa farci diventare tutti uguali tutti bravi e buoni.
Vogliono "ricostruire" una società diversa ma a guardar bene quei progetti sono inquietanti e pericolosi.
A parte D'Alema, elemento portante dell'attuale fallimento italiano - anche perché è difficile la conversione da lanciatori-di.molotov-rivoluzionarie a borghesi capitalisti con le scarpe firmate ma sempre solo a sinistra - gli altri vorrebbero realizzare in modi diversi quel che non è riuscito alle BR.
Non sono fantasmi. Sono i professori che educano "democraticamente" i nostri ragazzi; i giudici che fanno sentenze creative secondo la loro ideologia; i giornalisti che vi raccontano realtà distorte; i sindacalisti con i loro ricchi stipendi che pensano al "bene futuro rivoluzionario con la lotta di classe" e non al bene attuali dei loro rappresentati.
Casaleggio delira ma la sua ideologia-da-cazzeggio assomiglia tanto alle scemenze sentite e urlate dal '68 in poi.
C'era un altro elemento importante che fa notare Satta: I facinorosi arroganti e ideologizzati erano una MINORANZA. Come lo sono oggi.
Grillo fa il pieno perché gli errori dei partiti sono troppi e troppo smaccatamente evidenti ma le proposte vanno dalla follia all'idiozia allo stato puro.
Sono convinto che gli italiani tolte vittorie parziali, alla resa dei conti delle elezioni politiche faranno vincere il buonsenso.
Per gli altri non c'è speranza, resteranno nei loro recinti ideologici capaci solo di sputare veleno e auto-alimentarsi di scemenze irreali come ai tempi della rivoluzione russa.
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