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Emergenza? È solo l'inizio

In questi giorni i media si stanno occupando dei migranti come problema.
Città come Roma e Milano sono in piena emergenza.
I volontari assistono e alcuni imprenditori aiutano, intanto il degrado aumenta.
A Cagliari un folto gruppo aveva ridotto a bivacco la piazza alberata di fronte al Municipio.
Sono stati sgomberati solo dieci giorni fa dopo diversi anni.
La maggior parte ha trovato lo stesso tipo di ricovero in piazze antistanti.

Tutta la sinistra chiede maggiore assistenza, facendo finta che i problemi non esistano.

Renzi ha detto finalmente qualcosa dopo il sonno buonista durato troppo a lungo: "Dobbiamo salvarli tutti ma non possiamo accoglierli tutti"

Parole che al resto dell'Europa "non scuciono un baffo".
Anzi.
L'Austria serra le fila e lascia aperta la minaccia di chiudere il Brennero.
La Francia ci rimanda a tempo di record tutti i migranti che superano la frontiera di Ventimiglia-Mentone fosse anche a nuoto. Non "accolgono"; caricano in un autobus e rispediscono in Italia.
La Svizzera fra poco reagirà allo stesso modo.

Tutta quella parte politica nicchia: "i problemi sono solo di mancanza di fondi per l'assistenza", mentre la questione sta degenerando e siamo solo all'inizio.

Posso solo ribadire che per me le questioni sono solo due: il numero di arrivi che non può essere senza limiti e il rispetto delle leggi e della nostra cultura liberale.

Non si possono fare paragoni con le Nazioni confinanti con la Siria fatte da alcuni: "in Turchia, Giordania ecc i profughi ospitati sono molti di più"
In quei paesi "l'accoglienza" consiste in: "scegli un brandello di terreno in un campo profughi, una tenda e arrangiati."
Qui abbiamo ben altri modi e ben altre spese che non possono crescere a dismisura;
Non dimentichiamo che anche i soldi dell'Unione Europea vengono dalle nostre tasche.




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