
Siamo certo al paradosso
Il sistema di assunzione degli insegnanti da parecchio non funziona.
Le colpe sono distribuite nel tempo già prima del disastro "Berlinguer".
La signora sarà stata certo una bravissima insegnante, non lo sappiamo; Però in tutti questi anni sono stati fatti diversi concorsi e le occasioni per entrare di ruolo le avrebbe avute.
Anche perché le SIS, "scorciatoie in attesa di concorsi che non venivano fatti" hanno aperto la strada a molti.
Non sappiamo appunto quanto la signora valga come insegnante. Come per i giudici nessuno li può giudicare; è effettivamente difficile.
Difficile stabilire chi debbano essere i "giudici" ed esattamente anche i criteri; però è indispensabile.
Ci sono insegnanti che hanno la passione e vivono la professione esattamente come deve essere: una missione; una delle più importanti in una nazione.
Altri che finiscono per insegnare per inerzia non avendo trovato altri sbocchi e sono completamente demotivati.
Altri ancora fanno solo politica.
Altri ancora sono negati. Non sanno tenere le classi e tenere testa agli alunni.
Eppure tutti questi ogni giorno sono in classe e portano avanti i nostri figli.
Ho avuto una professoressa di latino e greco al liceo. Era preparata ma non sapeva insegnare; non capiva i ragazzi e i suoi metodi di insegnamento e giudizio erano sbagliati; era severa ma nel modo sbagliato. Era un liceo privato e la classe era composta da 25 alunni; l'anno successivo ne restarono 6. Non credo che i preti la confermarono solo per l'anno successivo.
Nella scuola pubblica simili elementi ed anche peggio, restano fino alla pensione nel silenzio generale.
Renzi ha provato a dare delle valutazioni ma ha sbagliato. Tutto nelle mani di una sola persona non si può.
Le valutazioni si possono fare però negli anni con somme di giudizi di alunni, genitori e colleghi.
Perché ciascuno deve fare il mestiere che è in grado di fare e non oltrepassare le proprie capacità sopratutto quando è responsabile delle vite altrui.
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