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Una mentalità perdente e scomposta

 La sinistra è convinta sempre d'avere il paese dalla sua qualunque cosa proponga.

Sono così convinti che, a ogni elezione perduta, c'è sempre la gallina rossa che canta: "la mamma dei cretini è sempre incinta". Come se essere di sinistra e essere intelligenti fosse una cosa sola.

Gli altri sono tutti scemi appunto. Quelli che governano e quelli che li votano quando non sventolano bandiera rossa.

Lo sono stati anche in occasione dei referendum: tutto vogliono il lavoro sicuro, tutti vogliono che gli immigranti siano subito italiani. Tranne quei pochi scemi che votano a destra, ovviamente.

La realtà dice che gli italiani non vogliono la sinistra al potere, non danno la maggioranza al PD da parecchio tempo.

Il PD ha governicchiato, nell'ultimo decennio e oltre, con alleanze stirate non riuscendo mai a arrivare a fine legislatura.

Sono così convinti che nemmeno gli schiaffi presi lo scorso fine settimana sembrano scuotere, sopratutto, la Segretaria.

Lei vive in un mondo a parte, Dove la Meloni ha paura dopo l'elezione della sindaca PD a Genova (che vorrebbe subito fare le scarpe a Elly ma questo non ha importanza).

Parla dei votanti al referendum come se fossero voti suoi. Purtroppo nemmeno la matematica le da ragione. I votanti massimi nel referendum più votato, erano meno dei voti della destra alle elezioni.

Senza scontare i contrari.

Potrebbe essere un arrampicarsi sui vetri ma il commento di Landini conferma la mia tesi iniziale: "nel paese c'è un grave crisi democratica" . "Partito Democratica" direi con un battuta.

Queste affermazioni si possono tradurre così: "La democrazia esiste solo se si vota come vuole la sinistra, se gli italiani votano altro è dittatura tout court"

Non tiene conto della Costituzione che ammette l'astensione per i referendum, non tiene conto del passato quando tanti di sinistra, compreso Napolitano, avevano chiesto agli italiani di astenersi in occasioni simili.

Non comprendono come non si possano seguire le loro idee sempre "meravigliose, giuste, democratiche e inclusive". 

Il fatto che un governo di sinistra - non Renzi presidente da solo -  abbia votato quelle leggi non conta. Non conta che abbiano già  tante volte sbagliato in passato - secondo i promotori - non hanno dubbi sull'essere assolutamente nel giusto ora.

Ora si godono questa fantastica sconfitta-vittoria in attesa dei prossimi schiaffi dell'elettorato.

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