Una delle prime operazioni del Sindaco Zedda per risolvere il caotico traffico della città di Cagliari è stata la creazione delle piste ciclabili.
Hanno subito brindato i "tantissimi ciclisti" ed ecologisti cagliaritani.
Dopo qualche tempo i risultati sono sotto gli occhi di tutti: ristrette le carreggiate, il traffico (solo quello estivo, quindi ridotto) è peggiorato notevolmente; gli autobus rallentano e si formano file lunghissime che prima non c'erano.
Persino un giornale come La Nuova Sardegna (della stessa aria politica del Sindaco) ha titolato a tutta pagina contro questo caos.
Io aggiungerei che queste nuove piste sono utilizzate pochissimo e che quindi la "grande operazione ecologica e di civiltà" riguarda una piccolissima parte della popolazione.
Ci ha pensato l'assessore a rasserenare tutti: vuole educare tutti all'uso della bici. Non solo.
dice in un'intervista che oramai anche le salite più ripide sono uno scherzo per le nuove bici demoltiplicate e a pedalata assistita.
È chiaro che l'assessore vive in una città diversa dalla mia.
A Cagliari la popolazione in maggioranza "non più giovane" ha abbandonato l'uso dei pedali da più di qualche decennio.
Per non dire che sotto il sole estivo e sopra i 30° fare certi sforzi è sconsigliato dai medici.
Cagliari è una città sui colli. Ne ha ben 8, uno più di Roma.
Ho provato anche io ad andare in bici ma, già a primavera, dopo soli 3 km di sali-scendi mi son ritrovato completamente sudato.
Non mi è parsa la soluzione migliore per presentarmi ai clienti.
Per ora è sembrato che questa piste siano state fatte più per l'ideologia che per una esigenza reale; ai danni non avevano però pensato.
Ora aspetto che la giunta mi convochi in un centro di RIEDUCAZIONE per farmi capire meglio le meravigliose soluzioni di questa amministrazione.
Hanno subito brindato i "tantissimi ciclisti" ed ecologisti cagliaritani.
Dopo qualche tempo i risultati sono sotto gli occhi di tutti: ristrette le carreggiate, il traffico (solo quello estivo, quindi ridotto) è peggiorato notevolmente; gli autobus rallentano e si formano file lunghissime che prima non c'erano.
Persino un giornale come La Nuova Sardegna (della stessa aria politica del Sindaco) ha titolato a tutta pagina contro questo caos.
Io aggiungerei che queste nuove piste sono utilizzate pochissimo e che quindi la "grande operazione ecologica e di civiltà" riguarda una piccolissima parte della popolazione.
Ci ha pensato l'assessore a rasserenare tutti: vuole educare tutti all'uso della bici. Non solo.
dice in un'intervista che oramai anche le salite più ripide sono uno scherzo per le nuove bici demoltiplicate e a pedalata assistita.
È chiaro che l'assessore vive in una città diversa dalla mia.
A Cagliari la popolazione in maggioranza "non più giovane" ha abbandonato l'uso dei pedali da più di qualche decennio.
Per non dire che sotto il sole estivo e sopra i 30° fare certi sforzi è sconsigliato dai medici.
Cagliari è una città sui colli. Ne ha ben 8, uno più di Roma.
Ho provato anche io ad andare in bici ma, già a primavera, dopo soli 3 km di sali-scendi mi son ritrovato completamente sudato.
Non mi è parsa la soluzione migliore per presentarmi ai clienti.
Per ora è sembrato che questa piste siano state fatte più per l'ideologia che per una esigenza reale; ai danni non avevano però pensato.
Ora aspetto che la giunta mi convochi in un centro di RIEDUCAZIONE per farmi capire meglio le meravigliose soluzioni di questa amministrazione.
Commenti