Nella vicenda delle intercettazioni di Napolitano una cosa ho trovato incredibile ma che pare vada bene per tutti:
Il giudice Ingroia, generatore e causa della vicenda scrive su un quotidiano.
Non scrive semplici note asettiche, si lascia andare a giudizi personali ben parziali ed orientati politicamente. Non si fa in realtà mancare nulla; dai comizi in piazza alle partecipazioni televisive fino al canale comico Comedy Channel, per finire anche al Festival del Cinema di Venezia. (quanto ci costerà in scorte?)
Esattamente quel che non dovrebbero fare i giudici.
Per uno che dietro la scrivani ha il maxiposter del CHE mi pare anche poco. Forse lui vuol fare la rivoluzione; se non basterà la SUA giustizia, diventerà politico di professione e poi rivoluzionario in armi.
Io invece mi metto nei panni dell'inquisito, degli inquisiti.
Cosa potrà pensare un politico di pensiero avverso che si trova davanti un giudice così?
Certamente che è animato da desideri e giustizia POLITICA e noi giustizia aderente alla legge italiana.
Questo non accade solo a Palermo.
Il buonissimo CSM ben si guarda dal punire questi comportamenti e la deriva italiana diventa completa.
Questa è la giustizia della sinistra, del FATTO, di Travaglio, di Grillo e di Di Pietro.
Forse per Pierino non c'è un solo lupo finale che se lo mangia; nella giustizia italiana i branchi famelici sono tanti e sono ben pronti a creare la loro giustizia ed ad azzannare il nemico politico al collo.
SE VI PIACE COSI...
Pensatela al contrario...
Il giudice Ingroia, generatore e causa della vicenda scrive su un quotidiano.
Non scrive semplici note asettiche, si lascia andare a giudizi personali ben parziali ed orientati politicamente. Non si fa in realtà mancare nulla; dai comizi in piazza alle partecipazioni televisive fino al canale comico Comedy Channel, per finire anche al Festival del Cinema di Venezia. (quanto ci costerà in scorte?)
Esattamente quel che non dovrebbero fare i giudici.
Per uno che dietro la scrivani ha il maxiposter del CHE mi pare anche poco. Forse lui vuol fare la rivoluzione; se non basterà la SUA giustizia, diventerà politico di professione e poi rivoluzionario in armi.
Io invece mi metto nei panni dell'inquisito, degli inquisiti.
Cosa potrà pensare un politico di pensiero avverso che si trova davanti un giudice così?
Certamente che è animato da desideri e giustizia POLITICA e noi giustizia aderente alla legge italiana.
Questo non accade solo a Palermo.
Il buonissimo CSM ben si guarda dal punire questi comportamenti e la deriva italiana diventa completa.
Questa è la giustizia della sinistra, del FATTO, di Travaglio, di Grillo e di Di Pietro.
Forse per Pierino non c'è un solo lupo finale che se lo mangia; nella giustizia italiana i branchi famelici sono tanti e sono ben pronti a creare la loro giustizia ed ad azzannare il nemico politico al collo.
SE VI PIACE COSI...
Pensatela al contrario...
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