L'australiano
Julian Assange
oggi rifugiato nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra si dichiara paladino di tutte le libertà soprattutto quella di stampa.
La sua vicenda è assorta ai clamori delle cronache quando il suo sito WikiLeaks pubblicò le conversazioni riservate fra il governo USA e le sue ambasciate.
Da allora è diventato un eroe di tutto quel popolo genericamente amante delle libertà.
Come al solito, a ben vedere, si tratta sempre delle stesse persone che si muovono secondo mode e modi di una sinistra incerta sempre alla ricerca degli ideali perduti.
Sono sempre: contro la guerra, contro gli USA, contro Israele, animalisti, contro la polizia, contro Berlusconi, contro "i ricchi", contro il liberismo e il capitalismo e contro la famosa e non meglio precisata globalizzazione
Basta seguire accennare a questi temi e il loro "mi piace" non può mancare.
Umanamente la vicenda di Assange mi dispiace. Mi dispiace soprattutto perché dai milioni di pacchetti segreti rivelati in rete, nessun clamoroso segreto è venuto fuori.
Per esempio riguardo all'Italia, si è saputo di giudizi non benevoli di alcuni funzionari USA su Berlusconi e sulle sue pennichelle a tavola: "roba da far saltare un governo"!!!!!
Il resto dei giudizi mondiali non si discosta molto da questo.
Da quando esistono i governi esistono le spie e i rapporti riservati. Renderli pubblici (letti poi da funzionari, spie e terroristi di paesi pericolosi) ha messo in pericolo di vita tanta gente senza nessun vero servizio per i mondo.
Non sono io a giudicare Julian ma per i risultati ottenuti e per la punizione che potrebbe ricevere posso dirgli solo una cosa: BEL COGLIONE!
La prossima volta pubblica per cui valeva veramente la pena.
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