Oggi i telegiornali hanno ricordato la strage di Bologna.
Un evento orribile che nessuna giustificazione potrebbe mai avere come tutte le stragi terroristiche.
L'hanno sempre definita una strage "fascista", da subito. Siamo a Bologna la rossa come poteva essere diverso.
Se sia completamente vero non lo so. Ancora oggi ci sono troppe zone scure nell'inchiesta. Tanti indicano una traccia "palestinese" con tanto di errore.
Gli unici condannati Fioravanti e Mambro si sono sempre dichiarati innocenti rispetto a questo crimine, pur avendo tante altre condanne all'ergastolo da scontare.
Io invece sono terrorizzato da questa condanna politica decisa più dalla piazza che dai giudici. Sono preoccupato dalle certezze assolute, sorte prima ancora che esistesse uno straccio di prova (che, tra le altre cose, non ci sono mai state).
Questa è giustizia politica! Tipica della sinistra. Tipica di chi invece della legge italiana sceglie quella di Che Guevara e "del popolo";
a queste si aggiunge la "giustizia creativa" di certi PM smentiti da fatti e dalla storia.
Bello sapere che si possa esser condannati a seconda della creatività e dell'umore di un giudice (sempre che si tratti di umore e non interesse)
Così vincono le tesi precostituite, le teorie desiderate da PM fantasiosi.
Così si viene sputtanati al mondo poi magari assolti in sordina.
È la legge che deve essere l'unica guida; giusta o sbagliata che sia. Non può esserci un "aggiustamento" legislativo in fase di processo.
Le leggi si fanno e si modificano in Parlamento; altrimenti si spezza la divisione dei poteri sancita dalla Costituzione italiana (da parte di chi spesso, si dichiara suo difensore).
Il giudice si fa legislatore in base ad un concorso pubblico. Questo non può esser sufficiente per metter nelle sue mani l'intera Nazione. Considerato anche che non si tratta certo di decisioni condivise o democratiche.
Tutto ci è figlio di mentalità sbagliate; purtroppo, ancora oggi, per troppi giudici e nono solo, 40 anni di disastrosi regimi comunisti non sono bastati.
Un evento orribile che nessuna giustificazione potrebbe mai avere come tutte le stragi terroristiche.
L'hanno sempre definita una strage "fascista", da subito. Siamo a Bologna la rossa come poteva essere diverso.
Se sia completamente vero non lo so. Ancora oggi ci sono troppe zone scure nell'inchiesta. Tanti indicano una traccia "palestinese" con tanto di errore.
Gli unici condannati Fioravanti e Mambro si sono sempre dichiarati innocenti rispetto a questo crimine, pur avendo tante altre condanne all'ergastolo da scontare.
Io invece sono terrorizzato da questa condanna politica decisa più dalla piazza che dai giudici. Sono preoccupato dalle certezze assolute, sorte prima ancora che esistesse uno straccio di prova (che, tra le altre cose, non ci sono mai state).
Questa è giustizia politica! Tipica della sinistra. Tipica di chi invece della legge italiana sceglie quella di Che Guevara e "del popolo";
a queste si aggiunge la "giustizia creativa" di certi PM smentiti da fatti e dalla storia.
Bello sapere che si possa esser condannati a seconda della creatività e dell'umore di un giudice (sempre che si tratti di umore e non interesse)
Così vincono le tesi precostituite, le teorie desiderate da PM fantasiosi.
Così si viene sputtanati al mondo poi magari assolti in sordina.
È la legge che deve essere l'unica guida; giusta o sbagliata che sia. Non può esserci un "aggiustamento" legislativo in fase di processo.
Le leggi si fanno e si modificano in Parlamento; altrimenti si spezza la divisione dei poteri sancita dalla Costituzione italiana (da parte di chi spesso, si dichiara suo difensore).
Il giudice si fa legislatore in base ad un concorso pubblico. Questo non può esser sufficiente per metter nelle sue mani l'intera Nazione. Considerato anche che non si tratta certo di decisioni condivise o democratiche.
Tutto ci è figlio di mentalità sbagliate; purtroppo, ancora oggi, per troppi giudici e nono solo, 40 anni di disastrosi regimi comunisti non sono bastati.
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