C'è il pesante zampino di Prodi sul disastro del Monte dei Paschi di Siena.
La banca ai tempi del suo governo ha acquistato titoli di stato in modo abnorme ed acquistato la banca Ambroveneta per 10 miliardi, quando il valore reale era 6 miliardi massimo.
Poi dato i buco di bilancio pesante ha compiuto operazioni su titoli spazzatura rischiosissime, e quindi, andate male.
Bersani dice che i partiti fanno i partiti e le banche fanno le banche. Peccato che questa banca sia nel diretto controllo dei SUOI partiti da lustri e che i dirigenti siano nominati dalla politica, quindi dalla sua segreteria. Non dimentichiamo le telefonate di Fassino: "abbiamo una banca!"
L'ennesimo esempio disastroso di quando il pubblico e la politica entrano a piene mani nell'economia privata.
Potrebbe essere una lezione anche per Vendola ma non ci conto.
Indietro con la memoria, all'acquisto e la vendita di aziende fuori dal valore di mercato, ricordiamo la Telecom con l'acquisto della Telecom Serbia comprata per 1500 miliardi di lire e rivenduta ad un terzo, poco tempo dopo (Sempre di mezzo: Prodi insieme a Fassino)
Ancora più indietro ricordiamo gli accordi che Prodi (presidente IRI) aveva preso con De Benedetti per la svendita delle aziende SME ad un terzo del loro valore reale.
Infine voglio ricordare come Colaninno (il cui figlio è deputato PD) sia arrivato ad essere fra i più ricchi d'Italia, grazie all'acquisto dell'azienda Telecom, ben sotto il suo reale valore, con l'aiuto compiacente di D'Alema. La tangente pagata è finita su una Fondazione, un giornale ed un Barca a vela.
Prodi era in lizza per la Presidenza della Repubblica. Se vincesse il PD, con i suoi modi voraci potrebbe anche accadere.
Le politiche accentratrici, stataliste della sinistra non farebbero altro che moltiplicare i casi come quelli di cui sopra.
Questo è uno dei veri motivi che consigliano di non votare questa sinistra italiana, corrotta e imbrogliona.
La banca ai tempi del suo governo ha acquistato titoli di stato in modo abnorme ed acquistato la banca Ambroveneta per 10 miliardi, quando il valore reale era 6 miliardi massimo.
Poi dato i buco di bilancio pesante ha compiuto operazioni su titoli spazzatura rischiosissime, e quindi, andate male.
Bersani dice che i partiti fanno i partiti e le banche fanno le banche. Peccato che questa banca sia nel diretto controllo dei SUOI partiti da lustri e che i dirigenti siano nominati dalla politica, quindi dalla sua segreteria. Non dimentichiamo le telefonate di Fassino: "abbiamo una banca!"
L'ennesimo esempio disastroso di quando il pubblico e la politica entrano a piene mani nell'economia privata.
Potrebbe essere una lezione anche per Vendola ma non ci conto.
Indietro con la memoria, all'acquisto e la vendita di aziende fuori dal valore di mercato, ricordiamo la Telecom con l'acquisto della Telecom Serbia comprata per 1500 miliardi di lire e rivenduta ad un terzo, poco tempo dopo (Sempre di mezzo: Prodi insieme a Fassino)
Ancora più indietro ricordiamo gli accordi che Prodi (presidente IRI) aveva preso con De Benedetti per la svendita delle aziende SME ad un terzo del loro valore reale.
Infine voglio ricordare come Colaninno (il cui figlio è deputato PD) sia arrivato ad essere fra i più ricchi d'Italia, grazie all'acquisto dell'azienda Telecom, ben sotto il suo reale valore, con l'aiuto compiacente di D'Alema. La tangente pagata è finita su una Fondazione, un giornale ed un Barca a vela.
Prodi era in lizza per la Presidenza della Repubblica. Se vincesse il PD, con i suoi modi voraci potrebbe anche accadere.
Le politiche accentratrici, stataliste della sinistra non farebbero altro che moltiplicare i casi come quelli di cui sopra.
Questo è uno dei veri motivi che consigliano di non votare questa sinistra italiana, corrotta e imbrogliona.
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