Alcuni mestieri, secondo me, devono essere svolti da persone che sanno superare i loro studi, anche di alto livello, e avere qualità umane e cognitive talmente particolari da essere riservati veramente a pochi.
Al primo posto metterei gli insegnanti.
oltre la cultura e le tecniche pedagogiche devono saper capire, interessare e stimolare un tal numero di persone diversissime fra loro da dover essere dei veri fenomeni.
Nella nostra società devono essere tanti che questo sarebbe comunque impossibile.
Fare dei controlli seri sul loro operato, con premi e sanzioni non sarebbe sbagliato.
Tutto questo se potessero avere tutti gli strumenti necessari per svolgere le lezioni e condurre le classi al meglio. Con la crisi e con i tagli il discorso si deve rimandare a tempi migliori.
Le altre due categorie che metto in testa sono gli psicologi e gli assistenti sociali.
Ho poca stima dei primi nel loro complesso; più che altro dei loro studi. Schematizzare tutti i comportamenti patologici e non dell'essere umano l'ho sempre ritenuto eccessivo.
Lo psicologo deve essere una grande persona. Capire aldilà delle parole ed anche dei fatti. Deve avere intuito ed un grande equilibrio personale. Perché il cliente chiede soprattutto aiuto. Potrebbe avere problemi che arrivano dal passato da esorcizzare ma desidera conforto e soluzioni. Altrimenti un prete (con le stesse qualità umane) può fare meglio e senza laurea.
In fine gli assistenti sociali.
Forse i peggiori. Hanno fatto un breve corso ed un esame. Decidono del bene e del male delle famiglie.
Quando si accoppiano con gli psicologi arrivano i disastri maggiori.
I giudici, fra mille cause, decidono anche con ciò che è scritto nelle relazioni. La realtà spesso viene stravolta e le famiglie distrutte.
Gli assistenti sociali entrano anche nelle case. Decidono se i figli sono o no educati in modo corretto e con i livelli di severità da loro stabiliti.
Nessuno però verifica se e come sono condotte le famiglie di questi ultimi. Ci sarebbero tante sorprese ed anche i motivi di certe scelte.
Al primo posto metterei gli insegnanti.
oltre la cultura e le tecniche pedagogiche devono saper capire, interessare e stimolare un tal numero di persone diversissime fra loro da dover essere dei veri fenomeni.
Nella nostra società devono essere tanti che questo sarebbe comunque impossibile.
Fare dei controlli seri sul loro operato, con premi e sanzioni non sarebbe sbagliato.
Tutto questo se potessero avere tutti gli strumenti necessari per svolgere le lezioni e condurre le classi al meglio. Con la crisi e con i tagli il discorso si deve rimandare a tempi migliori.
Le altre due categorie che metto in testa sono gli psicologi e gli assistenti sociali.
Ho poca stima dei primi nel loro complesso; più che altro dei loro studi. Schematizzare tutti i comportamenti patologici e non dell'essere umano l'ho sempre ritenuto eccessivo.
Lo psicologo deve essere una grande persona. Capire aldilà delle parole ed anche dei fatti. Deve avere intuito ed un grande equilibrio personale. Perché il cliente chiede soprattutto aiuto. Potrebbe avere problemi che arrivano dal passato da esorcizzare ma desidera conforto e soluzioni. Altrimenti un prete (con le stesse qualità umane) può fare meglio e senza laurea.
In fine gli assistenti sociali.
Forse i peggiori. Hanno fatto un breve corso ed un esame. Decidono del bene e del male delle famiglie.
Quando si accoppiano con gli psicologi arrivano i disastri maggiori.
I giudici, fra mille cause, decidono anche con ciò che è scritto nelle relazioni. La realtà spesso viene stravolta e le famiglie distrutte.
Gli assistenti sociali entrano anche nelle case. Decidono se i figli sono o no educati in modo corretto e con i livelli di severità da loro stabiliti.
Nessuno però verifica se e come sono condotte le famiglie di questi ultimi. Ci sarebbero tante sorprese ed anche i motivi di certe scelte.
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