Da avversario avevo apprezzato la scelta democratica del PD di fare delle primarie anche per i candidati.
Un modo ottimo per ovviare alla legge elettorale che blinda i candidati delle direzioni.
Purtroppo quando si parla di democrazia notoriamente il PD (ex-PCI) sbanda.
Ai tempi del grande (?) Berlinguer persino le riunioni dei dirigenti erano blindate, poi qualcosa pareva esser cambiato.
Ma non è così. Il PD solo su un punto è stato d'accordo con il PDL: niente preferenze.
Quindi ha fatto le primarie che parevano orientate diversamente. Alla stesura delle lista invece una sorpresa: la direzione nazionale, per riequilibrare le proprie correnti, ha imposto canditati che avevano perso.
In particolare in Sardegna dove i tesserati minacciano le dimissioni in massa.
Mi chiedo cosa pensi il 4 in classifica che ha perso la candidatura per soli 30 voti; però si sa, il popolo "governa" ma il funzionario DECIDE!
Un modo ottimo per ovviare alla legge elettorale che blinda i candidati delle direzioni.
Purtroppo quando si parla di democrazia notoriamente il PD (ex-PCI) sbanda.
Ai tempi del grande (?) Berlinguer persino le riunioni dei dirigenti erano blindate, poi qualcosa pareva esser cambiato.
Ma non è così. Il PD solo su un punto è stato d'accordo con il PDL: niente preferenze.
Quindi ha fatto le primarie che parevano orientate diversamente. Alla stesura delle lista invece una sorpresa: la direzione nazionale, per riequilibrare le proprie correnti, ha imposto canditati che avevano perso.
In particolare in Sardegna dove i tesserati minacciano le dimissioni in massa.
Mi chiedo cosa pensi il 4 in classifica che ha perso la candidatura per soli 30 voti; però si sa, il popolo "governa" ma il funzionario DECIDE!
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