Per l'interessamento di Legambiente hanno aperto in anticipo il Parco archeologico di Tuvixeddu.
Delle visite guidate mi hanno riportato nel parco giochi della mia infanzia ed anche di quella di mio padre.
A prima vista sembra tutto cambiato in realtà non lo è.
Quel che ho notato subito sono le prime tombe sulla destra coperte per anni da qualcuno che immaginava una meravigliosa speculazione edilizia.
Le guide raccontavano ed io tornavo con la mente alla mia bicicletta che schizzava e saltava fra le tombe incustodite.
Purtroppo tutte le amministrazioni del dopoguerra ma anche le precedenti non hanno capito il valore reale dell'area.
Credo che tutto stia nell'ignoranza, nella scarsa visione prospettica e in una frase che ho sentito pronunziare da un anziano che non era certo un ignorante ai tempo della diatriba fra Regione e i costruttori: "Perché tanto casino per dei buchi nel calcare?"
Questo ha guidato il disinteresse per l'area e l'aggressione durata 40 anni. Per non dire di quello che è stato un vero saccheggio senza fine.
La politica, insieme alla Sovrintendenza ai monumenti, hanno lasciato che un'area così densa di storia, divenisse una cava per un cementificio. Il risultato a suon di dinamite, è stato la distruzione del 25% delle tombe.
Nessuno fin'ora ha capito che la necropoli punica più vasta del mondo potesse essere vettore importante per lo sviluppo del turismo.
Ecco perché ho potuto correre con gli amici fra le tombe e cadere pure dentro una di esse.
Ecco perché tanti cagliaritano posseggono piccoli cimeli punici.
Ma non è finita. Nel trascurato disinteresse si è lasciato che delle case inglobassero delle tombe e parte dell'antico acquedotto romano.
Neppure le moderne amministrazioni di centro-destra, che sbandieravano finalmente la "Cagliari turistica" hanno fatto qualcosa di concreto per la necropoli. Permettendo persino che un costruttore progettasse palazzi a pochi metri dalle tombe. Non era un progetto sbagliato ma un po' più di attenzione sarebbe stata necessaria.
Ora il Sindaco di SEL, che non gode della mia massima stima, crede in questo patrimonio unico e vuole rivalutarlo.
Se concluderà il progetto sarà una splendida eredità per i cagliaritani del futuro.
Delle visite guidate mi hanno riportato nel parco giochi della mia infanzia ed anche di quella di mio padre.
A prima vista sembra tutto cambiato in realtà non lo è.
Quel che ho notato subito sono le prime tombe sulla destra coperte per anni da qualcuno che immaginava una meravigliosa speculazione edilizia.
Le guide raccontavano ed io tornavo con la mente alla mia bicicletta che schizzava e saltava fra le tombe incustodite.
Purtroppo tutte le amministrazioni del dopoguerra ma anche le precedenti non hanno capito il valore reale dell'area.
Credo che tutto stia nell'ignoranza, nella scarsa visione prospettica e in una frase che ho sentito pronunziare da un anziano che non era certo un ignorante ai tempo della diatriba fra Regione e i costruttori: "Perché tanto casino per dei buchi nel calcare?"
Questo ha guidato il disinteresse per l'area e l'aggressione durata 40 anni. Per non dire di quello che è stato un vero saccheggio senza fine.
La politica, insieme alla Sovrintendenza ai monumenti, hanno lasciato che un'area così densa di storia, divenisse una cava per un cementificio. Il risultato a suon di dinamite, è stato la distruzione del 25% delle tombe.
Nessuno fin'ora ha capito che la necropoli punica più vasta del mondo potesse essere vettore importante per lo sviluppo del turismo.
Ecco perché ho potuto correre con gli amici fra le tombe e cadere pure dentro una di esse.
Ecco perché tanti cagliaritano posseggono piccoli cimeli punici.
Ma non è finita. Nel trascurato disinteresse si è lasciato che delle case inglobassero delle tombe e parte dell'antico acquedotto romano.
Neppure le moderne amministrazioni di centro-destra, che sbandieravano finalmente la "Cagliari turistica" hanno fatto qualcosa di concreto per la necropoli. Permettendo persino che un costruttore progettasse palazzi a pochi metri dalle tombe. Non era un progetto sbagliato ma un po' più di attenzione sarebbe stata necessaria.
Ora il Sindaco di SEL, che non gode della mia massima stima, crede in questo patrimonio unico e vuole rivalutarlo.
Se concluderà il progetto sarà una splendida eredità per i cagliaritani del futuro.
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